Chievo-Frosinone, Pellissier vede quota 100: “Le reti mie e di Sardo dimostrano che i ‘vecchietti’ servono!”
giovedì 21 Aprile 2016 - Ore 11:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Sergio Pellissier non molla, anzi, raddoppia. Nel Chievo show, che con un «pokerissimo» schianta il Frosinone al Bentegodi, c’è pure la sua firma in bella evidenza. Sì, perché il capitano fa ben due passi avanti verso il suo personalissimo traguardo stagionale, quella tripla cifra che permette, a chi la raggiunge, di entrare per sempre nel club dei veri bomber. Gol numero novantasette, su calcio di rigore, e numero novantotto, con una zampata vincente da distanza ravvicinata. Insomma, ora è ufficiale: Pellissier «vede» quota cento.Avanti di questo passo, lei «rischia» di raggiungere l’obiettivo ben prima della fine della stagione«Magari fosse sempre così. È stata sicuramente una giornata positiva. Abbiamo avuto un pizzico di fortuna e siamo stati bravi ad approfittarne, bisogna esserne capaci quando capita. Ci siamo riusciti, siamo davvero contenti. E non vogliamo mollare».Con due uomini in più è certamente più facile gestire la partita, ma questa non era una gara semplice, anzi…«È vero, loro sono partiti parecchio forte. Cattivi. Menavano parecchio e si vedeva che volevano conquistarsi la vittoria. Sono anche passati in vantaggio e le cose si stavano complicando. L’espulsione ci ha dato un pizzico di aiuto permettendoci di capire meglio come riorganizzarci. Loro hanno faticato e noi siamo venuti fuori. Non era per nulla facile, ci rende orgogliosi soprattutto perché così allunghiamo la serie di risultati utili consecutivi. Non è finita, non molliamo. Vogliamo ottenere il più possibile».Meritava il rosso diretto Ajeti?«Credo di sì. Se fosse successo a parti invertite, non credo che avremmo protestato. Indubbiamente, è stata una brutta entrata».Domanda trabocchetto, quante vittorie del Chievo per 5 a 1 si ricorda in Serie A?«Credo proprio nessuna. Ricordo tante vittorie con quattro gol segnati ma cinque tutti insieme no. È bello, un altro piccolo record di cui andiamo fieri».Un record che rende ancor più «golosa» la classifica?«Sapevamo che una vittoria contro il Frosinone ci avrebbe proiettato verso l’alto. Dispiace che gli altri facciano risultato perché il nostro ruolino di marcia è davvero tremendo. Forse, negli ultimi anni, non abbiamo mai fatto così tante partite positive e punti in così poco tempo. Purtroppo, però, stanno vincendo anche gli altri e non riusciamo a superarli. Lavoreremo per provarci anche se mancano poche partite».Intanto, i suoi compagni la imitano e fanno gol meravigliosi ha dato lei qualche dritta a Rigoni e Sardo?«Ma Sardo è abituato a fare sempre gol belli. Di facili non ne ha mai fatti e sono convinto che segnerà ancora. Mi auguro che possa proseguire così. Sono molto contento per lui perché è uno di quei ragazzi che lavorano tanto e si applicano sempre, anche in allenamento. Questa è la dimostrazione che servono anche i vecchietti nelle squadre. Anzi, forse sono tra gli elementi più importanti. Noi siamo una delle squadre più vecchie in Europa e abbiamo dimostrato che l’età conta, sì, ma fino ad un certo punto». A proposito di «esperti», se lei prosegue con questo ritmo gol al Bentegodi, la prossima volta, allora, ci si ritrova a festeggiare le famose cento reti?Me lo auguro, io di sicuro ci proverò. Questo momento fantastico deve durare ancora a lungo».
(Fonte: L’Arena)
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