Calcio, lockdown terminato: il 15 giugno aprono cinema e discoteche, ma stadi sempre a porte chiuse
domenica 31 Maggio 2020 - Ore 21:44 - Autore: Giulio Pavan
355 contagi: questo è il dato dei contagi odierno, un numero molto più basso di quello che la Protezione Civile comunicava quotidianamente nel mese di marzo, segno che la pandemia che ha colpito l’Italia si sta spegnendo e di conseguenza Governo e Regioni stanno togliendo le limitazioni che hanno privato della libertà gli italiani. Da domani 1 giugno in Veneto non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, ma solo nel caso in cui non ci sia la possibilità di mantenere la distanza minima di un metro, inoltre riapriranno anche i centri estivi e dal 15 giugno si potrà tornare a frequentare anche le discoteche. Questo è ciò che ha riferito il Presidente del Veneto Luca Zaia, dando così la possibilità ai locali notturni di cominciare a ripopolare i loro esercizi. Una notizia che farà sicuramente piacere a numerosi imprenditori dello spettacolo (riapriranno anche cinema e teatri) ma che stride con le disposizioni nazionali sugli stadi, che dal prossimo 20 giugno ricominceranno ad ospitare partite di calcio, ma senza la possibilità di aprire le porte ai tifosi per evitare assembramenti e mantenere il distanziamento sociale. Considerando l’andamento in discesa della Curva epidemiologica sarebbe però opportuno valutare delle misure meno restrittive per gli spalti, perché in strutture a cielo aperto i contagi sarebbero sicuramente meno probabili rispetto a locali chiusi. Il lockdown è ufficialmente terminato, il 20 giugno finirà anche quello del calcio e confidiamo che venga seriamente presa in considerazione la possibilità di far tornare allo stadio i tifosi, anche perché in caso di feste promozione o vittorie di coppe e scudetto sarebbe difficile frenare la loro gioia ed impedire assembramenti nelle piazze.
Lockdown terminato: il 15 aprono le discoteche, ma stadi sempre a porte chiuse
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