Genoa-Udinese, Delneri: “Dovremo essere come i ‘dindiats’! L’aggressione la farà da padrone”
domenica 6 Novembre 2016 - Ore 10:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La domanda arriva alla fine. Mister, a proposito di “sgarfare”, a Marassi bisognerà farlo e tanto anche. La replica è puntuale: «Eh, dovremo essere come i dindiats, bisognerà avere gli artigli lunghi e affilati. Qualsiasi concetto che richiama alla fisicità mi sta bene perchè a Genova servirà un grande atteggiamento». Gigi Delneri sfrutta l’assist e cava fuori dal cilindro un’immagine che rende bene l’idea su quello che attende l’Udinese oggi a Marassi contro il Grifone. Sarà battaglia vera e bisognerà raccattare tutto quello che si può per tentare di tornare a casa con il quarto risultato utile consecutivo. Delneri affrontate una squadra che in casa riesce a dare il meglio di sè… «Sarà una partita in cui l’aggressione la farà da padrone. Lo stadio porta il Genoa a raddoppiare le forze com’è giusto che sia. Ed è giusto dire che questa sarà una gara che ci darà la reale dimensione del nostro momento. Sarà una gara intensa, dovremo combattere su ogni pallone per fare risultato». Quanto peseranno le assenze di Hallfredsson e Jankto? «Dispiace che non ci siano ma ricordiamo che fino a poco tempo fa nemmeno giocavano. Toccherà a Badu». Kums e De Paul hanno subito qualche critica. Giocheranno? «Premesso che abbiamo ottenuto dei risultati positivi anche grazie al loro contributo, capita nelle singole partite che un giocatore renda meno».
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Quali i suoi meriti? «Lo switch psicologico è stato importante. Non sono un mago, le qualità i giocatori le avevano già prima. Forse erano un po’ frenati, dovevano migliorare la condizione. Ma teniamo i piedi per terra e non facciamoci prendere dalle facili illusioni».
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Mister, per fare risultato a Genova dovrete sgarfare quanto? «Tanto. Dovremo essere come il dindiats che ha gli artigli lunghi e affilati. Ma non parliamo di prova del nove. Diciamo che sarà una prova di crescita e maturità. E qualunque risultato verrà fuori non cancellerà quello che di buono abbiamo fatto».
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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