Chievo-Juventus, Maran: “Noi non ci scansiamo: ce la giocheremo con coraggio!”
domenica 6 Novembre 2016 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Non ci scansiamo: vogliamo restare sulla nostra strada, giocandocela con coraggio, come sempre». Scansarsi è il verbo della vigilia. Fonte, il discorso (smentito da Madama) di Buffon alla truppa bianconera: in Europa non funziona come in Italia, dove quando passa la Juve le altre si scansano, questo il succo. Della serie: arriva la Juve, dunque meglio pensare già alla prossima. Che Buffon l’abbia detto o meno («in vita mia non ho mai trovato nessuno che si sia scansato», così ieri Allegri), Rolly Maran dice che il Chievo, al Bentegodi, sa già cosa non fare. «Non saremo remissivi. Perché se sei remissivo, parti battuto in partenza. Non ci snaturiamo, insomma, conservando ovviamente il grande rispetto per l’avversaria». L’avversaria è la capolista, 27 punti, nove vinte e due pari, miglior difesa (8 gol al passivo) e secondo miglior attacco (23), bestia nera del Chievo che l’ha battuta una sola volta su 28 precedenti (17 gennaio 2010, 1-0, Sardo) e bestia ferita perché a Verona il meccanismo di Allegri deve far a meno degli ingranaggi Chiellini, Dybala e Pjaca, con Bonucci convocato ma da valutare fino all’ultimo e quasi sicuramente in panchina. «Non scherziamo e lasciamo stare le assenze: la Juve è la Juve», fa Maran. Ai suoi l’uomo di Trento ha consegnato un messaggio per posta prioritaria, a inizio settimana, ed è un messaggio chiave. «Ho chiesto ai ragazzi di non farsi scivolare alle spalle troppo in fretta il bruciore di Crotone, perché il bruciore di quella giornata storta ci può dare una grande spinta».
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Rispetto a Crotone, sul piano dei convocati, tra i gialloblù c’è un’assenza in più, ovvero Nicola Rigoni in mediana, mentre si conferma out il perno offensivo, Riccardo Meggiorini, che tornerà dopo la sosta. Sembrano pochi i dubbi sull’undici. Giusto in attacco, dove Floro Flores, Inglese e Pellissier si giocano il posto: il capitano potrebbe insidiare uno dei due, di certo ci sarà da lavorare perché la Juventus – che dovrebbe sostituire Bonucci e Chiellini con Rugani e Benatia nella linea a tre – è la squadra a maggior tenuta stagna e quella che concede meno tiri in porta, 7.6 a partita (in Europa soltanto il Bayern Monaco è più abile a chiudere la visuale altrui). Negli altri reparti, per Maran, è tutto confermato. A centrocampo, dove Radovanovic rientra dal 1’. E in difesa, dove Dainelli e Gamberini proveranno a tenere a bada la coppia Higuain-Mandzukic.
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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