Cittadella, Marchetti: “Noi non dobbiamo essere belli, dobbiamo essere affamati!”
lunedì 29 Dicembre 2025 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Il campionato in corso mi fa vivere due sentimenti contrastanti: io sono ambizioso, voglio vincere, quindi la partenza che abbiamo avuto non mi ha soddisfatto, anzi mi ha dato fastidio. Però c’è anche la parte di me che dice che raddrizzare la situazione in un momento così difficile mi dà soddisfazione, perché non era scontato: quando entri in un trend negativo, che ci trascinavamo anche dall’anno prima, riuscire poi a capire e a mettere un pochettino la barra dritta non è facile. Se devo fare un bilancio direi che sono contento in parte, perché voglio che il Cittadella faccia bene e dobbiamo quindi migliorare. Abbiamo margini di crescita importanti, dobbiamo volerlo, trovare la chiave, la fame, la cattiveria agonistica e gli equilibri in campo: dobbiamo lavorare tanto per trovare tutte queste componenti e arrivare a giocarci qualcosa di importante, dobbiamo fare meglio di adesso. Il secondo tempo contro la Giana Erminio deve essere il nostro riferimento: avere sempre quell’equilibrio, quell’atteggiamento, quella determinazione. Vorrei avere nel 2026 una squadra affamata: noi non dobbiamo essere belli, dobbiamo essere affamati, dobbiamo essere il Cittadella. Mi piaceva tanto quando dicevanó che giocare contro il Cittadella era un fastidio, che davamo mal di testa. Era un marchio di fabbrica: una squadra fastidiosa, difficile sempre da incontrare perché eravamo cattivi, equilibrati, affamati. Il Vicenza? La capolista sta facendo un campionato impressionante e le va dato merito, se continua così è impossibile pensare a qualcosa di più dei playoff. Il mercato di gennaio? Ho una lista già bloccata con due giocatori fuori, quindi le uscite diventano fondamentali: se escono tre giocatori ne potremo prendere uno.
Abbiamo costruito una rosa per giocare in un certo modulo, adesso ci sono dei giocatori fuori ruolo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
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