Cittadella-Novara, Iori: “Primo tempo sotto tono, ma potevamo anche vincerla”
domenica 14 Dicembre 2025 - Ore 21:46 - Autore: Andrea Busetto
Al termine del pareggio per 2-2 contro il Novara, il tecnico del Cittadella Manuel Iori ha analizzato la prestazione della sua squadra in conferenza stampa, soffermandosi soprattutto sul primo tempo e sulla reazione mostrata nella ripresa:
Dal tuo punto di vista il primo tempo deficitario è stato più un problema tattico o mentale?
“Abbiamo fatto veramente niente. Abbiamo concesso un tempo intero alla squadra avversaria”.
Avevi il sentore che la squadra potesse entrare in campo in questo modo, già nei minuti precedenti al calcio d’inizio?
“Non pensi mai che la tua squadra possa entrare in campo così. È capitato e valuteremo il perché”.
Nel secondo tempo, però, siete riusciti a recuperarla, creando anche diverse occasioni. Ti porti via qualcosa di positivo da quella mezz’ora abbondante?
“La voglia di recuperare la partita sicuramente sì. Siamo stati bravi a rimetterla in piedi perché, anche sotto 2-0 e con un uomo in più, non è mai scontato riuscire a pareggiare. Abbiamo fatto qualcosa in più e siamo riusciti a farlo, ma purtroppo se fai un primo tempo così poi diventa tutto più complicato”.
Pensi che possano esserci ancora delle scorie dalla partita di Trento o è un primo tempo scollegato da quanto successo lì?
“Le scorie per cosa? Per aver perso una partita? Non lo so. Sicuramente se entri in campo così qualcosa che non va c’è, perché la prestazione di tanti ragazzi è stata al di sotto”.
Le scelte iniziali erano condizionate dagli uomini a disposizione?
“No, le scelte sono state fatte in base a quello che la settimana mi aveva fatto vedere. Qualcuno era stato fermo un paio di giorni, ma tutti questi ragazzi devono essere pronti a giocare”.
De Zen a sinistra non ha convinto, col senno di poi rifaresti una scelta diversa?
“Col senno di poi è sempre facile. Non ha fatto una buona partita, questo è chiaro, ma stiamo parlando del nulla secondo me. A Trento è entrato a sinistra, con l’AlbinoLeffe ha giocato a sinistra. Poi è normale che anche voi facciate valutazioni in base a quello che vedete”.
Nel secondo tempo, però, con i correttivi, si è visto un altro Cittadella, tanto che nel finale potevate anche vincerla.
“Sì, alla fine potevamo anche vincerla, abbiamo avuto un’occasione enorme con Vita. Peccato aver regalato il primo tempo: sicuramente si poteva fare meglio, ma col senno di poi è sempre facile dirlo”.
In vista della settimana che arriva, cosa dirai alla squadra per ripartire, visto che tenevi molto a chiudere bene l’anno in casa?
“Dobbiamo ritrovare lo spirito giusto. Dopo un primo tempo così è evidente che siamo mancati in qualcosa, forse in tante cose. Analizzeremo il perché”.
Nel secondo tempo hai inserito due ali passando al 4-2-4 e hai avuto buone risposte, anche da Anastasia al rientro. Ti porti via indicazioni positive?
“Abbiamo cambiato perché non aveva senso restare a tre dietro con una sola punta davanti. Abbiamo cercato giocatori che potessero saltare l’uomo e creare superiorità. Con l’uomo in più siamo stati avvantaggiati dal fatto di avere esterni capaci di mettere palloni in mezzo e puntare l’avversario. Gaddini e Anastasia hanno queste caratteristiche e li avevamo presi proprio per questo”.
Nel finale hai scelto Bunino come punta: perché questa scelta e non Diaw?
“Avevo tre punte in panchina e ho scelto Bunino perché in area, con pochi spazi, ha più gestione del pallone. Con il Novara tutto schiacciato dietro avevo bisogno di un giocatore con qualità nel venire incontro e nel tenere palla. Cristian è molto bravo anche di testa, ricordiamo il gol con la Pergolettese. Diaw è più un giocatore di gamba, con caratteristiche diverse, e in quella situazione ho preferito Bunino”.
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