Renate-Trento, Tabbiani: “Un conto è non creare, un conto è non concretizzare: Corallo fuori, Dalmonte e Chinetti non al meglio”
giovedì 11 Dicembre 2025 - Ore 17:12 - Autore: Staff Trivenetogoal
Renate-Trento pesa come una svolta nella corsa verso la fine del girone d’andata. Luca Tabbiani lo dice senza giri di parole, definendo il match di sabato alle 17.30 «una tappa decisiva», un passaggio che può orientare il percorso dei gialloblù prima della pausa natalizia. La vigilia è segnata da un dato che brucia, l’assenza di gol su azione da quattro partite, ma il tecnico non vuole che la statistica si trasformi in un’ossessione. La squadra, assicura, arriva a questo appuntamento con convinzione: «Servono continuità e risultati, queste due gare prima di Natale contano davvero tanto».
Il successo dell’ultimo turno ha riacceso entusiasmo, ma il Renate rappresenta un avversario concreto, solido, abituato da anni a frequentare le zone alte della classifica. Una squadra che ha conservato struttura, interpreti e identità. Tabbiani ne conosce bene insidie e punti di forza: «Sarà una partita intensa. Loro sono fisici, consolidati, con meccanismi rodati. Noi dobbiamo portarla sui ritmi che vogliamo, imporre la nostra intensità e giocarla secondo il nostro piano».
Il fronte offensivo è inevitabilmente il punto più dibattuto. La sterilità sotto porta accende la conferenza, con il tecnico che difende l’operato della squadra e richiama all’importanza di valutazioni equilibrate. «Esistono dati oggettivi» sottolinea. «Siamo secondi nel girone per tiri in porta e per expected goals. Un conto è non creare, un conto è non concretizzare. Le occasioni ci sono, stiamo lavorando sulla finalizzazione. Non credo alla sfortuna, dobbiamo essere più incisivi nell’ultimo gesto».
Le difficoltà non mancano. Corallo è fuori causa, Dalmonte e Chinetti non sono al meglio e Pellegrini fatica a trasformare il volume di gioco prodotto. Nonostante questo, Tabbiani non immagina strappi tattici immediati: «Abbiamo costruito una nostra identità. Durante la gara si può cambiare, ma l’impianto resta. Benedetti può adattarsi, e i giovani che lavorano con noi sono cresciuti tanto e possono dare una mano». L’obiettivo dichiarato è chiudere questo blocco di partite con il massimo dei punti possibili, per poi valutare eventuali aggiustamenti durante la pausa.
Il tecnico allarga poi lo sguardo all’avversario, fotografandolo con precisione: «Il Renate ha cambiato poco, stesso allenatore e stessa ossatura. In mezzo al campo hanno grande fisicità e questo dà loro continuità e conoscenza. Le partite dell’anno scorso sono state molto combattute, questa non sarà diversa. Sarà una sfida sui dettagli, sull’impatto fisico e sull’intensità».
La classifica racconta di uno scontro diretto per l’area playoff, un incrocio che vale più della semplice contabilità delle giornate. E Tabbiani chiude affidandosi alla condizione del gruppo: «La squadra sta bene. Andiamo a giocarci una partita importante con convinzione e con la volontà di portare a casa punti pesanti».
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