Legnago Salus-Mestre, D’Amore: “Serve una risposta netta”
sabato 6 Dicembre 2025 - Ore 20:08 - Autore: Andrea Busetto
Alla vigilia di Legnago Salus – Mestre, il tecnico Gianni D’Amore ha fatto il punto su squadra e avversari:
Mister, arriva un’altra gara difficile?
“Sì, arriva una squadra forte. Mi permetto di dire che, per il calcio che esprime, il Mestre è una delle migliori del momento. Li abbiamo visti: hanno una proposta di gioco molto chiara e di livello.”
Domani arriva il Mestre al Sandrini, un altro scontro diretto. Arrivate da una sconfitta che può essere letta da più prospettive: dopo il 2-2 sembravate poterla ribaltare, poi è arrivato un gol un po’ fortuito. Come arriva la squadra a questa partita importante?
“Arriva una partita di cartello, ed è quasi un bene: siamo tenuti a dare una risposta dopo quella che, l’ho detto subito, è stata la nostra peggior prestazione stagionale. Nonostante tutto siamo rimasti vivi fino ai minuti finali, poi il 3-2 ci ha penalizzati. Ora ci aspetta una gara importante contro una squadra forte e dobbiamo dare una risposta chiara, netta. Speriamo di averla preparata bene.”
Il Mestre è una squadra compatta, già affrontata in Coppa. Ti aspetti qualcosa di diverso?
“Nelle ultime partite hanno proposto qualcosa di nuovo. Non credo che verranno a prenderci uomo su uomo a tutto campo, però hanno alzato il baricentro. Con palla fanno ottime cose perché hanno individualità forti e idee chiare. Non mi aspetto la stessa partita della Coppa: siamo cambiati noi e sono cambiati anche loro.”
La società è nel pieno del mercato di dicembre, con alcune uscite già registrate. Come inquadri questa fase?
“È semplicemente il mese di mercato. Succede a tutte le squadre: entrate, uscite, anche di nomi importanti. Non viviamo alcun momento particolare o negativo. È una fase fisiologica.”
Il Legnago ha dimostrato di saper reagire dopo le sconfitte. Può essere un fattore motivante affrontare subito un’altra squadra di alta classifica?
“Sì, e come dicevo prima è un bene incontrare una squadra forte. Tiene al massimo l’attenzione, cosa che ultimamente abbiamo abbassato in alcune situazioni. A Este qualcosa in meno si è visto: non tutto da buttare, ma una prestazione opaca. I ragazzi hanno voglia di reagire e dimostrare chi siamo.”
A Este si è visto qualche difficoltà nei duelli individuali, cosa insolita per voi. Come avete lavorato su questo aspetto?
“Nel duello fai fatica se abbassi concentrazione e voglia. Ho chiesto una reazione, di far vedere che siamo quelli di sempre. Possiamo anche perdere, nessuno ci chiede di vincerle tutte, ma voglio rivedere l’intensità e lo spirito che ci hanno accompagnato finora. Sono fiducioso: la squadra risponderà bene.”
Le due partenze di mercato ti portano a rimodulare il “vestito” tattico della squadra o l’identità resta la stessa?
“Il vestito posso modularlo, l’identità no. Abbiamo già cambiato qualcosa a gara in corso in più occasioni, ma l’idea di gioco deve restare intatta. Se cambiasse quella, significherebbe che la settimana non è stata recepita bene.”
E il modulo? Cambierà qualcosa?
“No. Non cambierà perché non do importanza al modulo. Conta l’atteggiamento, non i numeri sulla carta.”
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