Renate–Arzignano, Di Donato: “Partita difficile, ma andiamo per fare la nostra gara”
venerdì 28 Novembre 2025 - Ore 16:28 - Autore: Andrea Busetto
Alla vigilia della sfida valida per la 16ª giornata di Serie C, l’allenatore dell’Arzignano Daniele Di Donato analizza il momento della sua squadra, tra recuperi importanti, problemi da risolvere e la consapevolezza di affrontare un avversario consolidato come il Renate.
Dopo la gara di Coppa Italia contro il Ravenna, che indicazioni hai tratto?
“L’obiettivo principale era far rientrare i ragazzi che non giocavano da tanto tempo. Non possiamo fare a meno di certi elementi, più ne ho a disposizione e meglio posso scegliere. Per Minesso, Bianchi, Boffelli e Antoniazzi è stato un test importante: alcuni non giocavano da un mese, Manuel addirittura da quasi un anno. Hanno fatto 60 o 90 minuti a buon livello e questo per me è molto positivo. Inoltre ho potuto vedere la condizione dei giocatori utilizzati meno. A prescindere dal risultato, ho avuto risposte preziose per capire come stanno e per avere più soluzioni in vista della gara di domani.”
Qual è la situazione degli infortunati come Rossoni, Milillo, Chiarello e Damiani?
“Abbiamo tenuto Damiani a riposo per un problema di vecchia data, per evitare di averlo un giorno sì e uno no. Settimana prossima rientra. Lo stesso vale per Rossoni. Gli altri, invece, sono tutti recuperati e quindi arruolabili per Renate.”
Che partita ti aspetti contro il Renate?
“È una partita difficile. Il Renate fa questa categoria da tanti anni e quasi sempre disputa i playoff. È una squadra fisica, strutturata, con qualità. Ma nel calcio nessuno parte battuto: si inizia sempre dallo 0-0. Dovremo curare i dettagli che domenica scorsa ci hanno impedito di vincere nonostante la buona gara contro le Dolomiti Bellunesi. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, ma dobbiamo fare la nostra partita.”
In difesa si sono viste ancora alcune ingenuità individuali. A cosa le attribuisci?
“Non parlerei di insicurezze, ma di gioventù. A volte i più giovani non percepiscono il pericolo perché non ci sono ancora passati. Gli errori servono per crescere, ma dobbiamo commetterne sempre meno e farlo in fretta. In Italia si parla di “giovani” già per i 2005, ma oggi nel calcio giocano anche i 2007 o i 2008. Chi sta in campo deve capire che il dettaglio fa la differenza e che l’attenzione deve essere massima dall’inizio alla fine.”
Davanti la squadra crea molto ma concretizza poco. Come state lavorando su questo?
“Lavoriamo su convinzione e cattiveria sotto porta. Per segnare serve essere decisi. Gli errori nascono dalla poca esperienza, ma la cosa positiva è che creiamo tanto. Il problema sarebbe se non creassimo occasioni. Registrare quella cattiveria ci permetterà di segnare di più e con meno situazioni. Rientreranno giocatori esperti e questo ci aiuterà.”
Minesso e Boffelli possono partire dal primo minuto?
“Valuteremo. Ravenna è stato un banco di prova per capire a che punto fossero e si è visto che sono andati un po’ in fatica: era normale dopo tanto tempo. Il recupero è fondamentale. Oggi e domani capiremo se potranno partire titolari, ma sono disponibili.”
Qual è l’aspetto che temi di più del Renate?
“La fisicità. È una squadra forte, ben allenata, che sa giocare e che ha nel proprio DNA questa categoria. L’ho vista dal vivo a Vicenza: non meritava di perdere. Detto questo, dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi. Rispettiamo il Renate, ma andiamo lì per fare la nostra gara.”
Queste le dichiarazioni rilasciate oggi in conferenza stampa dal tecnico Daniele Di Donato.
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