Alcione Milano-Trento, Tabbiani: “Giochiamo ininterrottamente da settembre, qualcuno che ha giocato meno potrebbe trovare spazio”
venerdì 28 Novembre 2025 - Ore 18:19 - Autore: Staff Trivenetogoal
Alla vigilia della sedicesima giornata, il Trento si prepara alla trasferta sul campo dell’Alcione con la consapevolezza di aver imboccato una strada tecnica chiara. Il rammarico per la sconfitta di domenica scorsa è ancora vivo, ma Luca Tabbiani non fa drammi: anzi, vede nella prestazione un punto da cui ripartire.
«Quando rianalizzi la gara il rammarico cresce, perché fai una grande partita e torni a casa senza punti» spiega l’allenatore, convinto però che la qualità del gioco mostrato contro l’Inter possa diventare un valore nel lungo periodo. «La squadra oggi è più organizzata e dobbiamo mantenere questo livello. Sappiamo che all’esterno conta soprattutto il risultato, ma noi dobbiamo continuare a dare priorità alla prestazione: è attraverso quella che arrivano i punti».
La settimana non è stata semplice: qualche acciacco e allenamenti ridotti hanno costretto lo staff a dosare i carichi. «Abbiamo diversi ragazzi che si sono allenati poco, ma dovrebbero recuperare. Qualcuno che ha giocato meno potrebbe trovare spazio, e questa freschezza ci può dare una mano». L’unica eccezione riguarda un giocatore ancora da valutare nelle prossime ore.
Il tecnico torna poi sulla gara con l’Inter: un match che ha rivisto più volte e che lascia un piccolo rimpianto, soprattutto per il gol subito. «In fase di costruzione e riaggressione abbiamo fatto molto bene. Davanti ci è mancata un po’ di precisione e un pizzico di fortuna. Il rammarico vero è il gol preso: era una situazione che conoscevamo e avrei potuto aiutare di più i ragazzi correggendo una marcatura in quella circostanza». Un dettaglio che pesa in un campionato dove spesso basta un episodio a cambiare tutto: «Ma lo spirito, l’atteggiamento, la voglia di restare dentro la partita per novanta minuti sono stati elementi molto positivi».
Sul fronte fisico, la squadra paga una lieve flessione fisiologica, come capita in tutti i gruppi che arrivano al termine del girone d’andata dopo mesi di sforzi continui. «Giochiamo ininterrottamente da settembre: è normale avvertire un po’ di stanchezza. Per questo dobbiamo coinvolgere più giocatori possibile e prendere energia da tutti». Nonostante questo, l’allenatore sottolinea come il gruppo regga bene i ritmi e lavori con grande dedizione: «È un gruppo curioso, bello da allenare, e trasmette voglia ed energia anche ai tifosi».
Ora l’attenzione si sposta sull’Alcione, avversario solido e ben preparato: «È una squadra organizzata, con uno zoccolo duro che lavora insieme da anni. Hanno un’identità chiara e si vede il lavoro dell’allenatore». Una partita che si preannuncia intensa e giocata a viso aperto, dove il Trento dovrà abbinare ancora una volta prestazione e risultato. «Dobbiamo mantenere lo standard delle ultime gare. Il risultato è importante, certo, ma va cercato attraverso un’idea di gioco precisa. È quello che i ragazzi stanno portando avanti».
Un pensiero semplice, quasi un manifesto: migliorare, consolidarsi e trasformare la qualità del gioco in punti. In attesa di una domenica che potrebbe segnare la ripartenza.
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