Vicenza, Seeber: “Il percorso è continuato grazie alla famiglia Rosso. In questa piazza l’aspettativa è alta: bisogna vincere”
domenica 23 Novembre 2025 - Ore 22:32 - Autore: Giulio Pavan
Queste le parole del Dg Werner Seeber ospite di Rigorosamente calcio: “Ho sentito solo critiche, abbiamo fatto 15 partite e solo tre pareggi, oggi non è stata la miglior partita, possiamo far di più ma siamo sereni, non è successo nulla. Cuomo? Se fosse sempre perfetto vinceremmo tutte le partite. Metterlo centrale? Ha giocato solo una volta lì. Il Brescia a ranghi completi è più forte del Vicenza? Secondo me no. Sente la fiducia della proprietà? Si e apprezzo molto il rapporto che abbiamo, due anni fa non mi aspettavo di tornare però non potevo dire di no, ora siamo arrivati al punto di portare a casa il risultato. Differenze rispetto alla prima esperienza? Il Vicenza è un club molto organizzato, da alta serie B, rispetto alle infrastrutture che sono a disposizione, la società ha lavorato benissimo, ora abbiamo trovato continuità a livello sportivo aggiungendo ogni anno qualcosa nel mercato. La famiglia Rosso è molto soddisfatta e fiduciosa di portare a casa il risultato. Il suo ruolo? Si lavora tanto, la mattina sono in ufficio, poi campo e poi di nuovo in ufficio. La scelta di Zamuner? Ci conosciamo da tanti anni e ci stimiamo a vicenda, questo ci aiuta molto; si occupa degli aspetti di campo al centro sportivo, vede i giocatori e coordina lo scouting. Un aggettivo per Zamuner? E’ molto pacato e competente, ne conosce molti e ha un buon rapporto con la squadra e staff. Cambiamenti giusti per avere continuità? Abbiamo cambiate tante cose ma non moltissimo in campo, con Vecchi pensavamo che il percorso fosse concluso e quindi abbiamo cambiato il ds. Siamo all’inizio di un ciclo per l’allenatore? Il calcio è strano e sbilanciarsi è difficile, pensiamo di fare bene quest’anno e poi vedremo cosa riusciremo fare. A Vicenza l’aspettativa alta perchè bisogna vincere. Ha mai pensato di mollare? No, noi abbiamo fatto 83 punti l’anno scorso, siamo stati in grado di integrare giocatori funzionali con un allenatore con tempra e un ds che si inserisse in questo contesto. Il percorso è continuato perchè la famiglia Rosso ci dà la possibilità di poterlo fare, senza di loro potrebbe succedere molto meno. Le priorità e condizioni irrinunciabili per costruire questo progetto? La prima cosa il Ds, poi l’allenatore, scelto insieme al presidente e poi i giocatori da confermare, alcuni dei punti fermi.Le qualità umane per la scelta dei giocatori? Quelle dovrebbero sempre venire prima. In questa squadra si sentono tutti coinvolti, faccio l’esempio anche di Vescovi che credo nessuno si sia accorto che fosse al debutto. Il periodo di Diana? Quando lo spogliatoio è diviso bisogna cambiare, poi in quel caso anche Diana ha avuto delle difficoltà nel gestire la situazione. Che clima si respira nello spogliatoio? Bel clima, ma è una cosa generale, soprattutto insieme ai tifosi. Se il Vicenza fosse promosso il discorso stadio? Potrebbe diventare un problema, ne stiamo parlando con il Comune, per esempio l’impianto di illuminazione per le norme della categoria superiore. Il futuro del Vicenza secondo lei? Sognare è bello se si realizza ciò che si pensa. La difesa? Con i difensori che abbiamo ci sentiamo apposto, quello che non siamo riusciti a fare era trovare una collocazione a Fantoni ma è comunque in grado di fare la sua parte. A gennaio si ripresenteranno le stesse situazioni. Renzo Rosso ha vacillato nella volontà di continuare e ora ha riacquisito entusiasmo? Era molto arrabbiato però la famiglia ci lascia lavorare bene con autonomia. Siamo messi nelle condizioni migliori. La proposta di Gravina di ridurre le promozioni? Non mi sembrano proposte che cambino qualcosa e risolvano i problemi”
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