Lecco-Cittadella, Iori: “Non meritavano di perdere, oggi abbiamo creato pochissimo, anzi nulla: il Vicenza sta facendo un campionato a sé”
domenica 23 Novembre 2025 - Ore 23:18 - Autore: Staff Trivenetogoal
Nel gelo del Rigamonti Ceppi, mentre il Cittadella infilava la settima vittoria consecutiva e accorciava ancora sul secondo posto, Manuel Iori si è presentato davanti ai microfoni senza mascherare nulla. Niente trionfalismi: solo la lucidità di chi conosce bene il peso dei tre punti, ma anche i limiti della prestazione.
Il tecnico parte da un punto fermo: «Il Lecco non meritava di perdere, assolutamente. Ha fatto una buonissima partita». Lo ribadisce con convinzione, riconoscendo il dominio territoriale dei blucelesti e le difficoltà dei suoi a uscire dalla pressione. «Oggi abbiamo creato pochissimo, anzi niente» aggiunge, spiegando come il campo e l’aggressività avversaria abbiano complicato ogni tentativo di costruzione.
Ma Iori non rinnega la scelta strategica: «Avevamo preparato una partita non dico attendista, ma non volevamo concedere troppi spazi. La prima cosa che avevo chiesto era di mantenere le distanze». Una gara, dunque, impostata sulla compattezza e sulla sofferenza. «Adattarsi a un campo così è complicato per chi non è abituato» precisa, giustificando le difficoltà tecniche mostrate dalla squadra soprattutto nel primo tempo.
Quando gli viene chiesto se il Cittadella possa inserirsi nella corsa al primo posto, Iori è netto: «Oggettivamente il Vicenza sta facendo un campionato a sé. Bisogna riconoscere che sta facendo cose strepitose». Poi aggiunge: «Noi siamo partiti male e quei punti persi pesano. Dobbiamo cercare di mangiare terreno il più possibile e vedere dove saremo alla fine». Nessuna illusione, ma nemmeno resa.
Sul clima attorno alla squadra, dopo aver parlato nei giorni scorsi di eccessiva negatività nonostante la striscia positiva, il tecnico non cambia postura: «Sicuramente non abbiamo fatto una buona prestazione, ma abbiamo portato a casa tre punti». E ribadisce: «Ci sono situazioni in cui potevamo fare meglio nelle ripartenze. Però i ragazzi hanno fatto bene quello che avevo chiesto».
Tra autocritica e soddisfazione misurata, emerge l’immagine di un allenatore che tiene i piedi ben piantati a terra. Uno che non si nasconde dietro la fortuna, che non cala il livello d’esigenza nemmeno quando la classifica sorride. E che, soprattutto, sa quanto conti vincere anche nelle serate in cui si soffre più del solito.
Il Cittadella, intanto, vola. E Iori lo tiene saldo al terreno.
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