Arzignano-Dolomiti Bellunesi, Barbini: “La squadra è forte e ha qualità: prima o poi sono convinto che il lavoro darà i suoi frutti”
martedì 18 Novembre 2025 - Ore 12:09 - Autore: Staff Trivenetogoal
La pausa, a volte, arriva come un’alleata. Non perché addolcisca qualcosa. Ma perché invita a tracciare una linea. A capire se la rotta è giusta. Così la Dolomiti Bellunesi, reduce da due passivi in sequenza, ha sfruttato il fine settimana senza gare ufficiali – in seguito al rinvio del confronto con l’inter Under 23 – come si fa con un foglio bianco: per “scrivere” idee, energie, soluzioni.
PRESENZE IN DOPPIA CIFRA – E in mezzo al silenzio di campionato, tra un allenamento che pesa sulle gambe e un altro che scioglie la mente, c’è Matteo Barbini: difensore o, più precisamente, “braccetto” di destra nella retroguardia a tre. Compirà 19 anni il prossimo 11 dicembre e, al debutto nel calcio dei “grandi”, è già riuscito a collezionare 10 gettoni di presenza in campionato per un totale di 716 minuti trascorsi sul rettangolo verde: «La stagione – dice – sta procedendo sempre meglio. I risultati arrivano a sprazzi, è vero. Ma la squadra è forte, ha qualità. E prima o poi, ne sono convinto, tutto questo lavoro darà i suoi frutti. Magari già contro l’Arzignano Valchiampo». A questo proposito, l’appuntamento è per sabato 22 novembre (ore 17.30), allo stadio “Tommaso Dal Molin”.
FATICA E CRESCITA – Barbini racconta il suo inizio di Serie C con profonda sincerità. All’inizio ha faticato. Ma è normale. In questa categoria, a diciott’anni, ci si misura spesso con attaccanti che hanno un ampio vissuto calcistico. E allora si cerca un appiglio: il suo? Semplice: allenarsi. Ancora e ancora: «Mi sento più consapevole – continua –. E questo grazie alla società, al mister, allo staff». La costante crescita si misura nelle pieghe della settimana: «Stiamo lavorando tanto sulla fase difensiva. E siamo migliorati. Adesso bisogna dare continuità, perché alla fine – anche se è brutto da dire – ciò che conta sono i risultati».
CLASSIFICA CORTA – La pausa, in realtà, non è stata tale: non del tutto. Cinque giorni intensi, sudati. Poi un weekend per riprendere fiato. E ora Arzignano. Uno scontro diretto. Uno di quelli che, in una classifica corta come una coperta, hanno un peso specifico di rilievo: «Sarà una partita difficile – ammette – ma dobbiamo portare a casa punti». E mentre parla di ciò che sarà, prende forma l’immagine di Genova. Il mare. Il rossoblù. Perché Matteo Barbini è nato lì. E lì ha lasciato un sogno, che continua a respirare piano: «Da genoano, ho sempre un occhio di riguardo verso quella maglia. Spero, un giorno, di indossarla. Quando sarò pronto».
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