Moldova-Italia 0–2, vittoria nel finale e fischi: per andare ai Mondiali servirà un’impresa
giovedì 13 Novembre 2025 - Ore 22:42 - Autore: Giulio Pavan
L’Italia di Gennaro Gattuso lascia Chișinău con una vittoria per 0-2, ma anche con una pioggia di fischi da parte del settore ospiti. Un successo arrivato soltanto nei minuti di recupero, al termine di una gara opaca, confusa, spesso frustrante, in cui la Moldova ha resistito a lungo grazie a ordine, attenzione e a un Cojuhar praticamente perfetto fino al 90’. Gli Azzurri partono con il pallino del gioco e costruiscono molto, ma concretizzano pochissimo. Le prime fiammate sono di Raspadori, vivace tra le linee, mentre Scamacca impegna Cojuhar su punizione. Orsolini prova a sfondare sulla destra ma manca sempre la zampata decisiva, e a poco servono le conclusioni da fuori di Cristante. La Moldova si difende a oltranza, aggredendo ogni pallone e spezzettando il ritmo: un piano gara semplice, ma efficace. La partita si trascina su binari di monotonia anche nella ripresa. L’Italia aumenta il forcing, ma sbatte contro il muro moldavo: Cambiaso ha la palla giusta, ma trova ancora il riflesso di Revenco; Scamacca e Raspadori non incidono e Gattuso interviene con una pioggia di cambi, senza però ottenere l’impatto sperato. Retegui, Politano, Dimarco e soprattutto Pio Esposito provano a cambiare volto alla gara, ma per lunghi minuti non succede nulla. La tensione sale, i fischi dei tifosi italiani si fanno sentire già prima del novantesimo. L’Italia sembra impantanata in un altro 0-0 dal sapore indigesto. Ma proprio quando la frustrazione raggiunge il culmine, arriva la scossa. All’88’ Dimarco pennella il cross perfetto dalla sinistra, e Mancini – spesso tra i più pericolosi nonostante i problemi fisici accusati a inizio partita – si tuffa di testa infilando Cojuhar. È l’1-0 che spezza finalmente la resistenza moldava. Nel recupero, con gli avversari sbilanciati, gli Azzurri trovano anche il raddoppio: al 90’+3 Politano mette un mancino morbido al centro, Pio Esposito prende l’ascensore e batte Craciun per poi insaccare il 2-0 con un colpo di testa potente. Una rete che chiude il match e dà al giovane centravanti dell’Inter una serata da ricordare. Finisce 0-2, ma il risultato non racconta tutto: l’Italia ha vinto, sì, ma non ha convinto. E i fischi del pubblico italiano, sonori e inequivocabili, accompagnano un messaggio chiaro: gli Azzurri devono dare molto di più per sperare di andare ai mondiali tramite i playoff .
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