Virtus Verona-Trento, Tabbiani: “Per dare valore al punto col Vicenza, serve una grande partita al Gavagnin. Pellegrini? Il gol non deve diventare un’ossessione”
giovedì 30 Ottobre 2025 - Ore 18:24 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Per dare valore al punto con il Vicenza serve un’ottima partita a Verona e cercare di raccogliere, perché poi la continuità che stiamo avendo nei risultati, dando poi una vittoria, è un segnale importante anche per i pareggi precedenti. Quindi la reputiamo una partita molto importante nel nostro percorso. Basta guardare la classifica: non si deve guardare, ma è tutta attaccata, per cui bisogna cercare di rimanere lì e sapere che ogni volta che si fa una vittoria si può fare un grande salto in avanti.»
«Adesso qualcosa ci inventeremo, nel senso che speriamo non succeda. Io mi auguro che Jacopo possa continuare così. Ovviamente ci tiene a fare gol, e io ogni volta che si avvicina alla porta faccio il tifo incredibile per lui, perché si merita questa soddisfazione per tutto quello che fa durante la gara.»
«Si muove veramente bene e rispetto alle prime quattro-cinque partite, dove non riuscivamo a creare occasioni, con lui nelle ultime abbiamo creato tante situazioni dove poteva realizzare. È già un buon segno. È chiaro che per un attaccante la ricerca del gol non deve diventare un’ossessione, sennò diventa un problema.»
«Ha grande voglia di correre e di far gol. Faccio un esempio: un attaccante ossessionato dal gol avrebbe preso il pallone per battere il rigore, invece lui ha lasciato a Capone, che è il rigorista. È un segno di intelligenza, di equilibrio. Quando si sbloccherà, sono sicuro che ci darà una grande mano.»
«Con l’infortunio di Ebone, come ruolo non abbiamo giocatori che possono fare la prima punta in maniera importante, però speriamo che non succeda nulla. Se dovesse succedere, per poco le soluzioni si possono trovare, qualcosa ci inventiamo.»
«Abbiamo fatto tante buone prestazioni nell’ultimo periodo. Nelle prime quattro-cinque partite la squadra non esprimeva quello che mi piace, ma dall’Arzignano in poi abbiamo fatto buone gare, anche se non sempre per novanta minuti.»
«Abbiamo peccato nella gestione del risultato, non nella prestazione. Dopo il Vicenza ci eravamo prefissati di giocare a prescindere per novanta minuti nel modo giusto, e così è stato.»
«Abbiamo grandi margini di miglioramento, dobbiamo continuare a lavorare. Credo tanto in questa squadra perché abbiamo tanti giovani di valore che crescono partita dopo partita.»
«Purtroppo in alcune situazioni abbiamo gestito male, non voglio parlare di sfortuna o autogol: quando torneremo in vantaggio e saremo bravi a gestire, allora saremo squadra a tutti gli effetti.»
«L’obiettivo è diventare squadra il prima possibile. Creare un percorso per arrivare a maggio dentro i playoff e dare fastidio. Per farlo dobbiamo crescere ancora, ma con questi giovani sono sicuro che succederà.»
«Gli allenamenti sono andati bene, vedo una squadra che cresce. Si è sempre allenata con impegno, ma ora è anche più veloce nel fare le cose. Sono contento.»
«Affrontiamo una squadra organizzata, allenata da Gigi Fresco, che è un amico e un punto di riferimento per noi. La Virtus cambia tanti giovani ma mantiene uno zoccolo duro, ed è una squadra di qualità che palleggia bene.»
«Noi dobbiamo essere bravi a essere intensi per toglierle questo palleggio e mettere in pratica le nostre caratteristiche.»
«Quando lavoriamo sulla fase di non possesso, l’obiettivo è togliere tempo agli avversari e stare il più possibile nella loro metà campo.»
«Mi piace stare tanti anni in un posto perché si creano rapporti, e a Trento mi sono affezionato. Spero che questo numero di presenze salga ancora.»
«Non mi reputo un allenatore attendista. Prima di venire qui eravamo più “bianconero”: o vinci o perdi. Ora ci stiamo abituando ai pareggi, ma dopo il Vicenza ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi della prestazione.»
«Molte volte siamo andati a casa con la sensazione di aver meritato qualcosa in più, e spesso le avversarie erano contente del pareggio. Questo significa che abbiamo avuto le opportunità per vincere e la sensazione di poterlo fare.»
«Pareggiare vuol dire avere solidità di squadra, perché vuol dire che la partita la fai. Per vincere serve quel qualcosa in più, e per noi significa gestire meglio il vantaggio.»
«Se sabato dovesse capitare di andare avanti, sono sicuro che l’atteggiamento sarà completamente diverso.»
«Quelle due partite dove siamo stati recuperati ci hanno insegnato tanto. In quel momento sono stati due punti persi, ma ci hanno fatto capire qual è il modo giusto di difendere: continuare a fare le cose che ti hanno portato in vantaggio.»
Queste le dichiarazioni di Luca Tabbiani in vista di Virtus Verona-Trento
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