Dolomiti Bellunesi, Sccani: “Un episodio ha cambiato la partita con la Triestina: abbiamo dato un segnale importante”
martedì 28 Ottobre 2025 - Ore 17:58 - Autore: Staff Trivenetogoal
Un “monday night” marchiato a fuoco dal penalty decisivo. Ma anche dalla corsa di Matteo Saccani. Una di quelle che sembrano non finire mai, con l’erba che scorre veloce sotto i tacchetti, il fiato che brucia nei polmoni. E una serie di progressioni in cui è racchiuso tutto: la fiducia ritrovata, la voglia di incidere, il desiderio di lasciare un segno. È da quella corsa — ostinata, lucida, feroce — che nasce il rigore trasformato da Clemenza, e capace di regalare alla Dolomiti Bellunesi una vittoria dal peso specifico considerevole: 1-0 alla Triestina, nell’undicesima giornata del campionato di Serie C Sky Wifi, e un altro passo avanti in un cammino che inizia a profumare di maturità.
EPISODIO – «È stata una partita complicata – racconta Saccani -. La Triestina è una squadra forte, esperta. Sapevamo che solo un episodio poteva cambiare il corso degli eventi». L’episodio, alla fine, è stato lui. Pressing alto, recupero palla, accelerazione, trattenuta in area. Rigore. Inevitabile, come la sensazione che l’esterno destro, originario di Pavullo nel Frignano, sia uno dei punti fermi del gruppo: «Sto trovando continuità, mi sento bene. Avverto la fiducia del mister e dei compagni, e questo mi aiuta a rendere al meglio».
SEGNALI – Due partite casalinghe senza subire gol e sei punti in cascina. Sono tracce: di solidità, di consapevolezza, di un collettivo che si riconosce nello specchio delle proprie prestazioni. «Sì, è un segnale importante – aggiunge –. Offensivamente creiamo tanto, ma è dietro che stiamo crescendo. Questa solidità può essere la nostra forza. E lo dovrà diventare pure in trasferta». Magari, già da lunedì 3 novembre (ore 20.30), quando la formazione di Andrea Bonatti farà visita all’Ospitaletto Franciacorta. In fondo, la storia di questa Dolomiti Bellunesi sta tutta lì: in un rigore guadagnato con coraggio, nella voglia di non mollare, nella corsa di un ragazzo che non smette di crederci. Come tutta la squadra.
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