Trento-Vicenza, Gallo: “Anche in inferiorità numerica abbiamo provato a vincerla: ma siamo andati in vantaggio senza meritarlo”
domenica 26 Ottobre 2025 - Ore 17:35 - Autore: Staff Trivenetogoal
Fabio Gallo analizza con lucidità il pareggio di Trento, una partita dalle mille sfaccettature in cui il Vicenza, pur ridotto in dieci uomini, ha mostrato carattere e compattezza. «È stata una gara con tante situazioni diverse – spiega l’allenatore biancorosso – eppure anche in inferiorità numerica abbiamo provato a vincerla. Nel primo tempo però non siamo stati all’altezza delle prime tredici partite giocate, compresa la Coppa Italia. Siamo andati in vantaggio senza meritarlo, eravamo lunghi, sfilacciati e con poca cattiveria».
Gallo non nasconde l’autocritica e si sofferma anche sull’episodio dell’espulsione di Sandon. «Forse il cambio potevo farlo prima, ma mi sembrava prematuro sostituirlo dopo cinque minuti della ripresa. Poi, una volta rimasti in dieci, la squadra ha cambiato completamente atteggiamento, ha tirato fuori carattere e gioco. E infine abbiamo capito perché abbiamo preso Gagno: è il miglior portiere della categoria».
Sull’andamento della prima frazione, l’allenatore non cerca alibi. «È vero, il primo tempo è stato sottotono – ammette – ma lo devo accettare. Merito anche del Trento, che ha disputato un’ottima partita. Non so cosa sia successo, forse non eravamo pronti a subire la loro pressione, nonostante avessimo studiato bene certe situazioni in settimana. Ci hanno pressato alto e siamo stati in balia loro. Non possiamo pensare di vincere sempre, ma mi porto a casa la reazione del secondo tempo: un punto non è poco in una giornata non positiva».
Sul valore dell’avversario, Gallo non si sbilancia: «Non so se il Trento sia la squadra più forte affrontata finora. Ogni partita è diversa. Avevo detto lo stesso della Virtus, ma anche questo Trento è pieno di giocatori bravi, che a Vicenza conoscete bene. Facili proclami non servono, bisogna sempre rispettare l’avversario e faticare».
Qualche preoccupazione arriva però dall’infermeria: «Benassai ha un dolore nella pianta del piede, vediamo nei prossimi giorni. Leverbe, invece, ho dovuto impiegarlo per forza. In difesa siamo pochi: da qui a gennaio vedremo cosa succede, ma con una difesa a cinque servirebbero più alternative».
Sul piano mentale, Gallo resta fiducioso: «Spero non ci sia stanchezza dopo tante vittorie. Nel secondo tempo ho visto una squadra viva, con carattere. La pressione fa parte del gioco, soprattutto se sei davanti in classifica. Finché resto lì, sono contento e la gestisco».
Infine, un commento sugli episodi arbitrali. «Sull’intervento di Morra non c’era molto, avevo già sprecato la chiamata del Var su Leverbe. Lì, invece, avevo capito subito che era rigore».
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