Trento-Vicenza, Capone: “Felice per il gol: oggi era importante dare un segnale forte e lo abbiamo dato”
domenica 26 Ottobre 2025 - Ore 19:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Al Briamasco il Trento trova un pareggio prezioso contro il Vicenza, e a firmarlo è stato l’ex Christian Capone.
«Sono felice per il gol – ha esordito Capone – anche perché oggi c’erano la mia famiglia e mia figlia sugli spalti. Lo dedico a loro. Venivamo da partite in cui avremmo meritato di più, come a Lumezzane, dove avevamo giocato bene ma non siamo riusciti a vincere. Oggi era importante dare un segnale forte, e credo che lo abbiamo dato».
La rete contro la sua ex squadra ha un significato speciale, ma per Capone conta soprattutto l’atteggiamento mostrato dal gruppo: intensità, coraggio e continuità. «Siamo scesi in campo senza paura, contro un avversario forte. Credo che la differenza l’abbia fatta proprio l’intensità con cui abbiamo giocato. Nel primo tempo abbiamo sbagliato pochissimo, e anche nel secondo, nonostante la superiorità numerica, abbiamo continuato a crederci e a spingere. Magari in certi momenti abbiamo forzato un po’, ma la voglia di vincere era tanta».
L’ex atalantino ha poi parlato anche della sua crescita personale, frutto del lavoro quotidiano con Tabbiani: «Il mister mi martella da quando sono arrivato sul fatto di aiutare la squadra anche in fase difensiva. Prima, da attaccante, ci pensavo meno, ma sto imparando a farlo e so che mi aiuterà a diventare un giocatore più completo. È chiaro che fare entrambe le fasi con questa intensità può togliere un po’ di lucidità nel finale, ma alla lunga porta molto di più».
Infine, un pensiero sul rammarico per i troppi pareggi e i punti sfumati nei minuti finali: «Abbiamo perso troppi punti per strada, partite dominate fino all’80º e poi pareggiate per piccoli dettagli. A livello mentale può pesare, ma siamo una squadra giovane e con tanta voglia di crescere. Ora dobbiamo imparare a chiudere le partite e a trasformare queste buone prestazioni in vittorie».
Un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca, ma anche la sensazione che il Trento stia maturando. Capone, con la sua rete e le sue parole, ha dato voce a un gruppo che non si accontenta più di giocare bene: vuole finalmente vincere.
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