Bosco dello Sport, la scheda tecnica del nuovo stadio di Venezia
martedì 21 Ottobre 2025 - Ore 15:41 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il nuovo stadio di Venezia è pensato per ospitare partite di calcio (FIGC, UEFA – Cat.4, FIFA – incontri nazionali ed internazionali), di rugby (FIR e I.R.B. – incontri nazionali ed internazionali) e altri eventi non sportivi (come concerti).
Le forme dell’edificio traggono ispirazione dal paesaggio circostante. I tratti curvilinei seguono l’andamento dell’intero masterplan, dialogando con i volumi della vicina arena e del centro sportivo. Anche il profilo perimetrale dello stadio segue le linee organiche del contesto: la sua struttura elegante ed essenziale si colloca idealmente all’interno del Bosco dello Sport come padiglione in un giardino.
La forma sinuosa degli spalti richiama il fluire delle onde della laguna e simboleggia l’anello consacrato che veniva e viene lanciato nelle acque della laguna durante lo Sposalizio del Mare. In questa geometria si riflette il desiderio del nuovo impianto di intrecciarsi profondamente con la città.
La facciata è caratterizzata da un gioco di elementi verticali che salgono verso l’alto in modo regolare e creano una sorta di quinta del catino. Questo ordito rende l’impianto leggero, arioso e permette una visione del catino dello stadio anche dall’esterno.
Il podio a mezzaluna avvolge dolcemente il volume dello stadio, diventando parte strategica della struttura, per ospitare l’ingresso e le aree dei giocatori, i parcheggi e altri servizi.
La cavea si sviluppa su una sezione semicontinua su tre lati sud, est e nord, disegnata per offrire una visione ottimale durante le partite. La sua configurazione compatta e monumentale avvicina i tifosi al campo da gioco, amplificando le emozioni e creando un’atmosfera unica.
La tribuna a ovest è destinata all’ospitalità VIP, ed è in grado di offrire esperienze premium allineate alle più recenti soluzioni dei migliori stadi Europei. Per la tifoseria locale sono stati disegnati spazi dedicati, come la galleria coperta che circonda il catino a 360 gradi, offrendo servizi selezionati e una vista emozionante sul paesaggio del Bosco dello Sport.
Alcuni numeri dello Stadio
18.500 spettatori seduti
24.400 spettatori ai concerti
17.900 m2 di superficie di copertura
22.400 m di pali di fondazione
20.500 m2 di solai prefabbricati
6.500 m di travi prefabbricate
12.400 m di tribune prefabbricate
Oltre 200 pilastri prefabbricati in pezzi unici con altezza fino a 24 m
Travi di copertura in carpenteria metallica ad unica campata da 40 mLe principali fasi costruttive
I sottoservizi e l’accantieramento
La prima fase di cantiere ha riguardato l’allestimento dell’intera area: logistica, baraccamenti, sottoservizi, impianti, tutte operazioni necessarie e fondamentali soprattutto con un cantiere così articolato nelle fasi successive di realizzazione dell’opera e già precedentemente oggetto di un altro cantiere, durante il quale sono stati realizzati i principali sottoservizi del Bosco dello Sport. L’accantieramento è stato attentamente studiato in base al piano di montaggio dello stadio.
Le fondazioni
È stata avviata la fase di realizzazione delle fondazioni, a partire dai pali prodotti quotidianamente da due macchinari attivi in cantiere a ritmo serrato. Il cronoprogramma dei lavori prevede il completamento dei pali in un arco temporale di circa 60 giorni lavorativi, salvo eventuali rallentamenti dovuti al maltempo nella stagione autunnale. Una volta maturato il calcestruzzo, si procede con gli scavi e la realizzazione delle fondazioni – magroni, plinti e platee – che costituiranno la base delle strutture in elevazione.
Nelle fondazioni vengono posate in opera le dime e gli armotubi che permetteranno l’aggancio di tutte le strutture prefabbricate in elevazione, in primis i pilastri, realizzati in unica campata, di lunghezza fino a 24 metri. Saranno oltre 200 i pilastri che comporranno la costruzione.
I settori
Lo stadio è suddiviso in quattro settori: sud, est, nord e ovest, ed in corrispondenza dei quattro tunnel d’angolo verranno realizzati i giunti strutturali. Ogni settore ha vani scala ed ascensori (due a sud, quattro a est, due a nord e sei a ovest – denominati “core”) che, oltre a garantire flussi ordinati degli spettatori, hanno funzioni strutturali e di sicurezza.
Tutti i “core” saranno realizzati in cemento armato realizzato in opera e, assieme alle strutture prefabbricate, costituiranno la struttura principale dello stadio.
Il piano di montaggio delle strutture è stato sviluppato in modo coordinato tra le diverse componenti dell’opera tenendo conto delle condizioni operative in sicurezza, delle limitazioni spaziali del cantiere, della presenza di sottoservizi esistenti e delle tempistiche previste per la consegna dell’intervento.
Con l’avanzamento delle strutture principali, vengono progressivamente “liberati” gli allineamenti necessari per l’avvio delle lavorazioni successive come la posa degli impianti, la realizzazione delle murature, cartongessi, massetti e pavimenti industriali, la posa dei controsoffitti, dei serramenti, ecc. Si tratta di un insieme articolato di attività che devono coordinarsi con precisione, sia dal punto di vista temporale che spaziale, per garantire la adeguata sicurezza, la continuità e l’efficienza del cantiere.
L’ordine di lavorazione prevede la costruzione del settore est, poi sud, ovest e da ultimo il nord. I settori sud, est e nord sono costituiti da due livelli (L0 e L1), mentre il settore ovest ne ha 4. Il livello L1 è il livello principale di distribuzione degli spettatori che accedono alle tribune. Il livello L1 è anche il cuore pulsante dello stadio nel quale sono presenti i locali ristoro, merchandising e tutti i servizi dedicati agli spettatori.Il blocco ovest, costituito da 4 piani, è il settore nel quale sono presenti tutte le aree dedicate ai giocatori (al livello L0) e quelle dedicate a VIP, Autorità, sicurezza (GOS), giornalisti, ecc.
La struttura della copertura
La copertura dello stadio è composta da capriate in carpenteria metallica controventate, disposte in corrispondenza di ciascun allineamento strutturale. Il piano di montaggio segue la sequenza realizzativa dei settori (est, sud, ovest e nord): le capriate, con una lunghezza fino a 40 metri, saranno trasportate già assemblate direttamente in cantiere, secondo le fasi previste dal cronoprogramma. Una volta giunte inarea, verranno avvicinate e posizionate a piè d’opera mediante mezzi speciali, tra cui gru di grande portata, per poi essere sollevate e installate in quota.
A seguire, dopo una fase accurata di verifiche topografiche, le capriate saranno solidarizzate alle strutture sottostanti. Il montaggio si concluderà con l’installazione delle controventature, completando così la stabilizzazione dell’intera copertura.
Il manto di copertura
Sulla copertura verrà successivamente realizzata la stratigrafia superiore, con funzione di protezione delle tribune sottostanti. Il pacchetto sarà posato direttamente in quota, a un’altezza compresa tra i 24 e i 30 metri, dove la corretta gestione delle sequenze operative, dei tempi, delle attrezzature e delle maestranze risulta determinante per garantire la sicurezza, il rispetto dei tempi previsti e la buona riuscita dell’intervento.
La facciata
La struttura principale della facciata è composta da colonne tubolari in carpenteria metallica inclinate che, dai livelli L0 e L1, si collegano alle strutture della copertura. Le colonne sono poi collegate da tubolari orizzontali che permetteranno l’ancoraggio delle lamelle verticali di alluminio.
Le lamelle saranno poste con una spaziatura tale da garantire la trasparenza adeguata alla visuale della quinta della tribuna ad “onda”, donando snellezza e slancio alla struttura.
I materiali
Oltre al rispetto dei criteri CAM per una costruzione sostenibile, è stata dedicata la massima attenzione in fase progettuale, e sarà garantita anche in fase esecutiva, allo studio dei dettagli costruttivi e alla selezione di soluzioni e materiali coerenti con le specificità climatiche del sito, situato in prossimità della laguna.
L’ambiente, caratterizzato da elevata umidità, presenza di cloruri e condizioni potenzialmente corrosive, impone un approccio mirato, con particolare focus sulla gestione delle ispezioni e sulla pianificazione delle attività di manutenzione, al fine di garantire la durabilità e la performance delle opere nel tempo.
Commenti
commenti