Catanzaro-Padova, Andreoletti: “Vittoria di umiltà e sacrificio: dedicata ai 66 che ci hanno seguito fin qui”
domenica 19 Ottobre 2025 - Ore 22:09 - Autore: Staff Trivenetogoal
Catanzaro – Una vittoria pesante, ottenuta su un campo difficile e in una serata in cui il Padova ha saputo soffrire e colpire nei momenti decisivi. Matteo Andreoletti, nel post-partita, non nasconde la soddisfazione per i tre punti conquistati: «Sicuramente i tre punti sono l’aspetto più importante di questa partita. Venivamo da due ottime prestazioni con un solo punto in tasca, e come avevo detto, dei complimenti me ne faccio poco: avevamo assolutamente bisogno di risultati».
Il tecnico biancoscudato analizza la gara suddividendola idealmente in tre momenti: «C’è stato un approccio fortissimo del Catanzaro, con una serie infinita di calci d’angolo. Siamo stati bravi a reggere l’urto e siamo passati in vantaggio su palla inattiva. Poi, prima dell’intervallo, abbiamo avuto più volte la possibilità di raddoppiare: penso alle occasioni clamorose di Lasagna, fermate solo da interventi straordinari di Iaccelli. Nel secondo tempo invece è iniziata la terza partita: 45 minuti di grande sofferenza e umiltà. Non dobbiamo mai dimenticarci che siamo una neopromossa: serve umiltà, niente “puzza sotto il naso”, e capacità di difendersi con le unghie e con i denti».
Grande attenzione è stata riservata anche alla fase difensiva sulle palle esterne, uno dei punti di forza del Catanzaro: «Sapevamo che avrebbero cercato quelle traiettorie tra le linee per i loro giocatori di qualità. Abbiamo difeso stretti e con grande applicazione. Più difendi stretto, più concedi cross: lì ho visto grande disponibilità e sacrificio, con Veleno e tutta la squadra bravi a impattare i palloni».
Soddisfazione anche per l’apporto dei subentrati: «Entrare in una gara così è complicatissimo, perché fai solo fase difensiva. Ho chiesto cuore e spirito di sacrificio, e chi è entrato l’ha fatto benissimo».
C’è spazio anche per un sorriso sull’ammonizione ricevuta: «Mi stupisco di aver preso la prima solo all’ottava giornata, è quasi un motivo d’orgoglio. Mi sono arrabbiato più con la nostra panchina che con il quarto uomo, ma devo imparare anch’io a essere più razionale».
Infine, il tecnico dedica un pensiero speciale ai 66 tifosi padovani presenti al “Ceravolo”: «Venire a Catanzaro la domenica sera non è semplice. Sono straordinari e questa vittoria è per loro: se la meritano tutta».
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