Dolomiti Bellunesi-Lumezzane, Bonatti: “Risultato e prestazione positiva, ma possiamo fare molto meglio di così: bene la porta inviolata”
lunedì 13 Ottobre 2025 - Ore 23:24 - Autore: Staff Trivenetogoal
La prima vittoria della gestione Bonatti è arrivata, e con essa anche le prime indicazioni concrete sul percorso che la Dolomiti Bellunesi intende intraprendere. Al termine del successo contro il Lumezzane, Andrea Bonatti si è presentato in conferenza stampa con la serenità di chi sa che la strada è ancora lunga, ma con la consapevolezza di aver messo il primo tassello importante.
«Si è fatta una partita molto positiva dal punto di vista dell’attenzione, dell’applicazione, dell’orgoglio e della determinazione», ha esordito l’allenatore, sottolineando come, in pochi giorni di lavoro, abbia già percepito questi valori all’interno del gruppo. In passato, ha ammesso, erano stati messi in discussione con ragione, ma contro il Lumezzane la squadra ha mostrato compattezza per novanta minuti, ottenendo la prima porta inviolata della stagione.
Bonatti non si è però fermato all’entusiasmo per il risultato: «Dal punto di vista della qualità di gioco dobbiamo fare molto meglio, ne siamo consapevoli. Ci prendiamo con soddisfazione il risultato positivo, ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare». È un approccio lucido e misurato, che guarda oltre l’immediato e punta a costruire passo dopo passo.
Il tecnico ha poi apprezzato la capacità dei suoi di sapersi adattare a una gara di sofferenza, dimostrando sostanza più che estetica: «Ci sono momenti in cui siamo chiamati a dare risposte di altro tipo, non effimere. Quando i giocatori tecnici contribuiscono anche su questo piano, significa che l’anima di tutti è rivolta verso l’obiettivo comune».
I tre punti conquistati non spostano però il baricentro della sua analisi. Bonatti ha tenuto a ribadire che la concentrazione resta totalmente rivolta al lavoro quotidiano: «Fa piacere vincere, certo. Ma il nostro focus è l’allenamento di domani. Se ci facciamo distrarre, perdiamo energie e senso di ciò che stiamo costruendo».
Infine, sulle risposte attese dalla squadra, il tecnico ha ammesso di averne ricevute «qualcuna»: soprattutto quelle legate alla tenuta caratteriale del gruppo, più che ad aspetti tecnico-tattici. «Sapevo che questi ragazzi hanno una bella tempra. Ho parlato di piacere di rappresentare un territorio e una comunità, e non erano parole casuali. Mi fa piacere che l’abbiano dimostrato».
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