Trento-Pergolettese, Tabbiani: “Manca solo il gol. Siamo in crescita, ma serve più tiro da fuori”
giovedì 25 Settembre 2025 - Ore 22:13 - Autore: Staff Trivenetogoal
TRENTO – Il tecnico del Trento, Luca Tabbiani, analizza con un misto di soddisfazione e rammarico lo 0-0 interno contro la Pergolettese. La squadra ha dominato il campo, ma l’assenza del gol ha impedito di trasformare la prestazione in tre punti. Il mister sottolinea come la crescita qualitativa della squadra sia evidente, ma che l’ultimo, fondamentale, step sia ancora da compiere.
“Abbiamo giocato tanti minuti nella loro metà campo, abbiamo avuto diverse situazioni per segnare,” ha esordito Tabiiani in conferenza stampa. “È chiaro che il gol è un po’ la chiave del risultato.” Nonostante la delusione, il tecnico ha evidenziato gli aspetti positivi: “La percezione del pericolo… siamo riusciti a prendere poche ripartenze con una squadra molto chiusa. Stiamo concedendo meno di quello che concedevamo all’inizio del campionato e stiamo gestendo meglio le situazioni di possesso.”
Il “muro” avversario e la sfortuna
Il rammarico è palpabile, soprattutto perché la sensazione è che la squadra abbia dato tutto, “martellando” per 90 minuti contro il “muro” eretto dalla Pergolettese. Tabiiani ha risposto all’osservazione di una possibile “situazione bloccata” a livello mentale, focalizzandosi sulle soluzioni tecniche mancate: “Con le squadre così chiuse, dove è veramente difficile anche ad alti livelli sfondare, il tiro da fuori è una componente importante per poter sbloccare queste partite. Noi l’abbiamo utilizzata poco.” Il tecnico ha chiesto ai suoi di prendersi maggiore responsabilità nel concludere da lontano, un elemento che può generare deviazioni o respingere decisive.
A complicare il quadro, si aggiunge anche la sfortuna. “Siamo anche in un momento… stamattina guardavo che eravamo primi per pali presi: abbiamo preso cinque pali in sei partite,” ha rivelato Tabiiani, pur precisando che questo dato “non aiuta la possibilità di realizzare gol.”
Giannotti e la resilienza come “mantra”
Riguardo alla gestione dei cambi, il mister ha chiarito il caso Giannotti, entrato solo all’85’. L’utilizzo ritardato è stato dettato dalla prudenza, a causa di un fastidio al tendine comparso prima della gara, che non aveva permesso di testare la condizione del giocatore in campo: “L’idea era quella di fargli fare più minutaggio, ma non avevamo la prova… alla fine non è niente di grave, però c’era cautela.”
Nonostante la frustrazione, il messaggio alla squadra è improntato alla resilienza. “Devi avere la forza di non mollare, di continuare, di andare avanti,” ha incalzato Tabiiani. “Dobbiamo ancora crescere e migliorare, ma il percorso che si sta facendo è di crescita, e ne sono sicuro al 100%.”
Abbraccio al magazziniere Michele
Infine, il tecnico ha voluto concludere la conferenza con un pensiero di grande umanità, dedicando un abbraccio virtuale a un membro dello staff: “Volevamo fare tutta la squadra un grosso in bocca al lupo a Michele, il nostro magazziniere, che ha avuto un intervento al cuore ed è un po’ di giorni che non è con noi. Avrei voluto dedicargli una vittoria. Aspettiamo che si rimetta in piedi al più presto e non vediamo l’ora di rivederlo al campo.”
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