Novara-Trento, Tabbiani: “Con loro vengo da cinque sconfitte su cinque, spero di sfatare questo tabù. E su Miranda e Fiamozzi…”
venerdì 5 Settembre 2025 - Ore 17:54 - Autore: Staff Trivenetogoal
Una precisazione sullo stato di salute di Miranda, una riflessione sull’arrivo di Fiamozzi e, soprattutto, la voglia di cancellare un tabù che dura ormai da troppo tempo. La conferenza stampa di Luca Tabbiani, alla vigilia della trasferta di Novara, è stata un’occasione per fare il punto in casa Trento, tra assenze, recuperi e ambizioni.
Il tecnico gialloblù ha subito chiarito le condizioni della rosa: «A parte Muça e Corradi, convocati con le rispettive nazionali, siamo quasi al completo. Abbiamo recuperato Meconi, anche se non è ancora al meglio, mentre Miranda è rientrato in gruppo dopo i problemi al ginocchio. Non è stato nulla di grave, ma avendo saltato tutta la preparazione deve ritrovare la condizione». Un sospiro di sollievo per i tifosi, che temevano scenari peggiori.
Capitolo nuovi arrivi: l’attenzione si sposta inevitabilmente su Riccardo Fiamozzi, ultimo innesto del mercato. «È un acquisto di spessore, e in più è trentino. Il senso di appartenenza conta tantissimo: avere in rosa giocatori del territorio aiuta a trasmettere valori forti. Certo, non ha fatto la preparazione e dovrà lavorare a parte, ma potrà darci molto».
Poi la sfida al Novara, un incrocio che per Tabbiani ha quasi il sapore di un incubo. «Cinque sconfitte su cinque, un record negativo che voglio interrompere. Ai ragazzi ho chiesto di aiutarmi a togliermi questa croce: non credo alla fatalità, ma è ora di cambiare rotta».
Sul piano tecnico, il mister sottolinea i progressi della squadra: «Con la Giana abbiamo vinto senza brillare, con il Brescia abbiamo perso giocando meglio. Ora dobbiamo unire prestazione e risultato. La perfezione non esiste, ma la ricerca della perfezione sì. E su questo dobbiamo insistere».
Attenzione e concentrazione saranno parole chiave: «Contro il Brescia ci sono bastati 13 secondi di disattenzione per compromettere una gara positiva. È un campionato in cui basta poco per perdere punti, dobbiamo rimanere dentro la partita per tutti i 90 minuti».
Infine, l’obiettivo di domenica: «Andiamo a Novara per fare punti, ma soprattutto per crescere. Ogni partita ci dice a che livello siamo e cosa dobbiamo migliorare. Il lavoro quotidiano è la base, i risultati arriveranno di conseguenza».
Un mix di realismo e determinazione accompagna dunque il Trento verso la sfida del “Silvio Piola”. Tabbiani lo sa: più che una partita, quella con il Novara è un’occasione per misurare i progressi del gruppo. Ma anche, forse, l’occasione giusta per liberarsi finalmente di un tabù che dura da troppo tempo.
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