Virtus Verona-Cittadella, Iori: “Nel secondo tempo si sarà giocato 15 minuti, il sistema di controllo video va migliorato”
domenica 24 Agosto 2025 - Ore 21:19 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Sì, nei primi 25 minuti siamo arrivati più volte in area di rigore, con un paio di situazioni pericolose che avremmo potuto sfruttare meglio. In quelle occasioni potevamo e dovevamo andare in vantaggio per indirizzare la partita sul piano che volevamo. Siamo arrivati spesso davanti, ma siamo stati poco incisivi nei primi minuti. Dopo l’espulsione la partita è cambiata, loro si sono chiusi e per noi è stato più difficile trovare spazi. Abbiamo concesso pochissimo, se non in ripartenza e poi nella situazione del gol di Fabbro nel finale. Mi dispiace perché eravamo riusciti ad andare in vantaggio e abbiamo avuto occasioni con Rabbi e Desogus, oltre ad altre situazioni in area.
Peccato aver preso gol da difesa schierata. Abbiamo buttato via due punti importanti, anche se la prestazione è stata buona. Quello che abbiamo concesso nasce da nostre disattenzioni, un paio di palloni persi di troppo. Per il resto abbiamo fatto una gara corretta. Con l’uomo in più abbiamo trovato difficoltà a creare spazi, ma siamo comunque arrivati tante volte sotto porta. Era la prima partita di campionato. La Lega Pro è questa: intensità, duelli, seconde palle. Devi essere bravo a leggere le situazioni, e alla base c’è l’atteggiamento. Oggi la squadra ha avuto quello giusto, siamo partiti molto bene. È stato un peccato non andare in vantaggio subito. Venire su questo campo è sempre difficile: è stretto, loro lottano e hanno anche ragazzi di qualità. È sempre complicato. Peccato non aver portato a casa i tre punti, perché le occasioni le abbiamo create. Con 12 minuti in più di recupero la partita cambia: chi entra a fine primo tempo gioca quasi un’ora e tutti gli scenari si modificano. È vero, davanti non siamo stati concreti: Davide davanti al portiere sulla palla di Pavan ha calciato al volo invece di controllarla, Desogus sul dischetto col portiere battuto ha tirato alto. Abbiamo avuto anche altre situazioni con Bunino e con Egharevba. Nei primi 25 minuti abbiamo avuto tante occasioni. La voglia di vincere ci ha portato forse ad andare oltre, ma ci sono anche tanti aspetti positivi e altre cose su cui lavorare. Diaw ha avuto tre giorni con la febbre, per questo abbiamo preferito gestirlo. Anche Redolfi ha avuto un paio di giorni di febbre e abbiamo fatto altre scelte. Sono state valutate due situazioni: il rosso a Salvi e il presunto rigore su Diaw, dove l’arbitro ha considerato la trattenuta reciproca. Poi ovviamente ogni gol va controllato per eventuali falli o fuorigioco. Nel secondo tempo penso che di gioco effettivo si sarà giocato 15 minuti. Non vale solo per oggi: è un problema generale, perché il ritmo si spezza ed è un problema da valutare. Dodici minuti di recupero alla fine significano che si gioca pochissimo realmente. Il rosso a Salvi? Il sistema è sperimentale e può dare qualcosa in più, ma deve essere organizzato meglio: il monitor non può essere a un centimetro da una panchina e a quattro metri dall’altra, deve stare in una posizione neutra, altrimenti condiziona. Non sto cercando alibi, ma dico che essendo sperimentale ci sono cose da migliorare. Le pause sono infinite e per i giocatori non è facile: stare fermi a lungo e poi ripartire non è la stessa cosa. Oggi con 12 minuti di recupero si è andati davvero oltre».
Queste le dichiarazioni di Manuel Iori dopo Virtus Verona-Cittadella
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