Le sensazioni dell’esordio
“Siamo contenti di iniziare la nostra Serie A, abbiamo già giocato la prima stagionale in Coppa Italia, fornendo una prestazione solida, passando il turno e tenendo la porta inviolata. Il Verona però è un’altra cosa, abbiamo svolto una buona preparazione e ora dobbiamo mettere in campo quello che abbiamo fatto in allenamento. L’obiettivo è iniziare bene la stagione facendo tre punti davanti ai nostri tifosi, ma per raggiungerlo dovremo fare molto, giocando bene e reagendo al loro gioco. La scorsa stagione appartiene al passato, ma sappiamo che un buon inizio è importante. Ci vuole anche fortuna, ma quella va cercata”.
“Anche il Napoli lo scorso anno non ha segnato al Verona all’andata. Giocano un calcio aggressivo, muovono palla velocemente, giocano in maniera energica, puntano sui duelli e hanno giocatori veloci davanti che innescano con i lanci. Dovremo farci trovare pronti e dovremo stare attenti a determinate situazioni, sappiamo come giocano e sappiamo che ci dovremo muovere molto senza palla perché difendono bassi. Sono cose che sappiamo, ma ora vanno tradotte sul campo. Mi aspetto di trovare di fronte una squadra difficile, hanno cambiato tanti giocatori ma non la loro filosofia”.
“Zemura ha fatto meglio di Kamara nella preparazione, per questo ha giocato. Kamara è un giocatore importante per noi, ho appena avuto un bel colloquio con lui, conosce il suo ruolo nella squadra. Non c’era un motivo particolare per la sua assenza contro la Carrarese e non vuol dire che non giocherà la prossima”.
“Ekkelenkamp è sulla buona strada per il recupero, domani sarà in gruppo e poi vedremo per lunedì. Non vogliamo rischiare inutilmente”.
“Non credo cambieremo molto, ci sono una o due posizioni su cui non siamo sicuri ma non vogliamo cambiare troppo, abbiamo fornito una prestazione solida una settimana fa e vogliamo fare lo stesso”.
“Bertola ha iniziato la stagione un po’ acciaccato, non è arrivato qui in forma ma sta migliorando. Anche Goglichidze è arrivato in condizioni non perfette ma ora è in forma. Sono due giocatori di talento, che abbiamo voluto fortemente, che hanno la nostra fiducia e che sono adatti al nostro gioco. Gli stiamo dando il tempo necessario per integrarsi, ci vuole sempre un po’ di tempo, ma non vuol dire che non giocheranno a breve. Devono entrare nei nostri meccanismi, ma sono qui per lavorare e su di loro sono positivo. Palma ha fatto molto bene nella preparazione, ha giocato diverse partite e ha fatto tanti passi in avanti, dimostra che il nostro lavoro dà dei frutti, sono soddisfatto”.
“Non sono preoccupato. Abbiamo Bravo, Bayo e Davis che sanno cosa fanno e puntiamo molto su di loro. Non è un segreto che stiamo cercando altri giocatori, Gian Luca Nani ha già spiegato quali; siamo costantemente in contatto. Vedremo chi arriverà, noi lavoriamo intanto sulla rosa che abbiamo a disposizione”.
“C’è anche un altro giocatore che ha qualcosina, ma non dico nulla perché probabilmente recupererà. Abbiamo svolto una preparazione lunga e intensa, è normale qualche acciacco, noi lavoriamo in maniera attenta con la stagione intera come obiettivo. In questa fase chi non è al massimo magari torna immediatamente in condizione, poi va valutato se vale la pena prendersi dei rischi”.
“Ho già detto che abbiamo analizzato la scorsa stagione e di conseguenza abbiamo preso delle decisioni assieme ai giocatori, come nel caso di Pafundi. Ha trovato una bella squadra per migliorare, è importante che giochi tanto e bene; va detto che è già migliorato molto dal suo ritorno qua a Udine. È una buona soluzione, che fa parte del percorso di crescita del giocatore. Pafundi è talentuoso, ha già esperienza in prima squadra, ma se la concorrenza diventa troppa ci vuole un piano b, come il prestito. Quando tornerà vedremo poi se potrà dare il suo contributo”.
“Su Sanchez non ho molto da dire, avevamo altre aspettative sul suo ritorno, ma purtroppo ha avuto un infortunio e non è rimasto soddisfatto della sua stagione. È una leggenda dell’Udinese, è uno di noi e attualmente è ancora un giocatore dell’Udinese, ma vuole giocare di più e non è una cosa che gli possiamo garantire. Stiamo lavorando con lui e con la società per trovare una soluzione vantaggiosa per tutti. Lunedì non ci sarà, ma si sta allenando in maniera diligente facendo un lavoro mirato. Vedremo cosa succederà”.
“Ci siamo separati da alcuni giocatori che hanno avuto alti e bassi e che non sono cresciuti come pensavamo. Brenner ha espresso la volontà di andarsene per giocare di più; ha fatto una bella preparazione, giocando spesso in amichevole, ma lunedì ho fatto altre scelte perché volevo dare uno spezzone di gara a Pafundi. Lui quindi non ha giocato e non è rimasto soddisfatto, allora abbiamo trovato la soluzione migliore. Non voglio trattenere giocatori insoddisfatti, ma solo chi stimola la concorrenza e dà tutto anche quando non gioca. Questo vorrei, una concorrenza sana. Chi non era soddisfatto è andato via, fa parte del calcio, ora abbiamo una rosa con una struttura chiara – Karlstrom capitano, Lovric vice e un consiglio di spogliatoio – e spingiamo tutti assieme verso gli obiettivi. Devono arrivare ancora uno o due giocatori, ma siamo concentrati su lunedì e puntiamo a vincere”.
“Non c’è una formula magica, ogni giocatore è un discorso a sé. Miller è giovane, ma molto talentuoso, dotato di tecnica, ha una bella visione di gioco e ha già maturato esperienza in prima squadra. Adesso deve adattarsi alla Serie A e per ora le cose stanno andando bene, può essere che lo vedremo presto in campo, ma dipende da diversi fattori. Lunedì ci sarà, sono contento del suo arrivo, aumenta la nostra qualità, ma i meccanismi di gioco sono un’altra cosa. È un ragazzo molto intelligente, ha capito subito cosa vogliamo da lui e sono ottimista su un suo rapido adattamento. Piotrowski è un giocatore pronto, ha grande esperienza, anche nelle coppe europee. Potrei paragonarlo a Karlstrom. Viene da un altro campionato, di livello diverso dalla Serie A, ma si potrà adattare rapidamente. Dovrà dare tutto quello che ha per mantenere il giusto livello, giocava in una squadra che in Bulgaria dominava e poteva permettersi di non andare sempre oltre i propri limiti, mentre qua dovrà farlo”.
“Atta è un buon esempio di giocatore che dopo un periodo di adattamento ha mostrato le sue qualità. Lunedì ha fatto bene e mi aspetto esattamente questo da lui, deve prendersi ancora più responsabilità, ma non vanno scaricate tutte su di lui. È un centrocampista offensivo a tutto campo, può fare la differenza, può fare gol e deve farlo vedere. Ha segnato nel precampionato, ha segnato in Coppa Italia un gol molto importante e di qualità, deve continuare così. Non dobbiamo metterlo però sotto pressione, nella squadra ci sono diversi ruoli e ognuno deve fare il suo al meglio”.
“Kristensen è un giocatore importante, veloce, che parla molto con i compagni. Abbiamo trovato una buona soluzione per sostituire Bijol, ma può giocare anche in una difesa a quattro. Lo abbiamo provato al centro della difesa a tre, si è trovato bene e abbiamo deciso di metterlo lì, ma non è una cosa definitiva, abbiamo anche Kabasele che può giocare al centro e Kristensen può fare anche il braccetto. Ora però vogliamo costanza, se le cose funzionano non vogliamo cambiare, lo scorso anno siamo stati costretti a cambiare molto all’inizio. Lunedì ha fatto bene, ora lo attende un’altra sfida: è l’occasione per lui di confermarsi. È giovane, è alla sua terza stagione in Serie A, ci aspettiamo continui passi in avanti e che magari diventi uno dei migliori difensori del campionato”.