Venezia, Plizzari si presenta: “Al Pescara sarò sempre legato, ma rappresentare una delle città più belle del mondo è un grande orgoglio”
venerdì 8 Agosto 2025 - Ore 12:42 - Autore: Staff Trivenetogoal
Di Andrea Busetto
Queste le dichiarazioni di Alessandro Plizzari nel giorno della sua presentazione ufficiale come nuovo portiere del Venezia. Tra emozioni, ambizioni e riferimenti importanti, il portiere classe 2000 ha raccontato i motivi della sua scelta e le prime impressioni in laguna.
“Venezia non ha avuto bisogno di convincermi. C’è poco da convincere quando ti si presenta un progetto come quello del Venezia. Parliamo di una delle città più belle del mondo e di un club con idee forti. Il nuovo centro sportivo, la visione, la crescita… Appena arrivato ho detto: ‘Wow’. È stato naturale accettare.”
Prime impressioni: “Mi sto trovando benissimo”
Sul clima in squadra e il rapporto con lo staff, il portiere è chiaro:
“Mi sto trovando molto bene, il mister ha un’idea affascinante e sto cercando di assimilarla il prima possibile. I compagni mi stanno aiutando tanto, anche nella comunicazione: alcuni parlano inglese e io mi sto sforzando di migliorare per dare indicazioni corrette. C’è tanto da fare, ma sono molto positivo.”
Il legame con Pescara: “Un affetto che va oltre il calcio”
Tre stagioni intense in Abruzzo e una promozione conquistata da protagonista. Il legame con Pescara non si è certo dissolto:
“Sarei un bugiardo a dire che non c’è un rapporto forte. Pescara mi ha dato la possibilità di ricominciare, mi ha dato tanto a livello umano. Sarà sempre un legame che va oltre il calcio, al di là delle categorie o delle partite da avversario.”
Sulla Serie B: “Grandi piazze, grandi pressioni. E a me piace così”
L’ex Milan non si sbilancia troppo sugli obiettivi, ma non nasconde l’ambizione:
“Ci sono tante aspettative, e questa pressione mi piace. Ma io sono scaramantico: penso settimana dopo settimana. L’obiettivo è migliorare ogni giorno. Solo così potremo costruire risultati solidi.”
Modelli da seguire? “Buffon resta il mio Dio. Ma oggi devi saper fare tutto”
Quando si parla di idoli, Plizzari non ha dubbi:
“Buffon è sempre stato il mio punto di riferimento. Un Dio per ogni portiere della mia generazione. Ma oggi il calcio ti chiede altro: penso a Ederson e ter Stegen per il gioco con i piedi. Il mister vuole portieri che siano anche registi aggiunti, e io sto lavorando molto su questo.”
La sfida in porta: “Non voglio sapere nulla, me la gioco fino in fondo”
Sulle gerarchie tra i pali, Alessandro mantiene il profilo basso:
“Io sono un po’ all’antica. Non voglio sapere niente fino all’ultimo. Siamo in fase di costruzione e voglio giocarmi le mie carte senza condizionamenti. Darò tutto me stesso.”
La nuova regola degli 8 secondi: “Gioco più veloce, è un bene”
Infine, una riflessione tecnica sulla recente norma introdotta per i portieri:
“Finalmente non si perde più tempo. Il calcio d’angolo come penalità è giusto, e penso che sia una piccola modifica che dà continuità al gioco. È in linea con l’evoluzione del calcio moderno.”
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