Verona – Le dichiarazioni del nuovo centrocampista gialloblù Yellu Santiago rilasciate oggi, giovedì 31 luglio, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione ufficiale.

 

 

Prima dell’inizio della conferenza stampa di presentazione, il Presidente Esecutivo Italo Zanzi ha introdotto ai giornalisti il nuovo centrocampista gialloblù, Yellu Santiago.

“Grazie a tutti voi per essere qui, oggi abbiamo il piacere di dare il benvenuto a Yellu, giocatore spagnolo nato nel 2004, centrocampista giovane e di qualità cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Valencia. Ha esordito in Liga a soli 17 anni nel 2022 e ha accumulato esperienza e minuti con la squadra B del Valencia con cui ha giocato 41 partite tra il 2022 e il 2023. Nel gennaio del 2024 si è trasferito al Getafe, con cui ha giocato 14 partite e ha trovato il suo primo gol nel campionato spagnolo, segnando la rete decisiva per la vittoria contro il Girona. Anche per Yellu sarà la prima volta in un campionato diverso da quello spagnolo. Nell’ultima stagione giocata in Spagna ha collezionato altre 24 presenze giocando in campionato e in Coppa del Re. È un ragazzo giovane di livello internazionale, che ha vestito la maglia della Spagna Under 18 nella stagione 2021/22. Abbiamo fiducia in lui, nel suo futuro e gli diamo un grande benvenuto”.

Che tipo di giocatore sei? “Mi considero un giocatore fisico, con un buon tocco palla, che si riesce ad adattare a ciò che chiede il mister. Sono tutte caratteristiche che voglio dimostrare in campo”.

Prima di venire in Italia, associavi il nostro campionato a una squadra e un giocatore in particolare? “Ho sempre seguito il campionato italiano, mi piace molto il calcio internazionale. Dei calciatori che giocano in Italia mi piace Barella, ma la Serie A è un campionato di livello. Sapevo di che avrei dovuto aspettarmi un calcio tecnico, fisico e di qualità. Spero di fare bene a livello personale e di squadra”.

Il calcio italiano è molto tattico, quanto potrà farti crescere come giocatore? “Penso che venire al Verona sia un passo avanti per la mia carriera molto importante. Mi aspetta un campionato forte, fisico, in cui si corre molto. Penso si adatti bene alle mie qualità e non vedo l’ora di dimostrarlo sul campo”.

Ti senti un lottatore nato come il Verona? “Mi considero un giocatore che lotta molto in campo. Vengo dal Getafe, una squadra umile con grande grinta, penso che mi troverò bene a Verona e che qui potrò dare il meglio”.

Come mai sei arrivato qui? “Mi sono incontrato con il Direttore Sportivo Sogliano e con il Presidente, li ringrazio per avermi ha dato fiducia. Il progetto mi interessava, mi ha convinto a venire qui. Come detto penso che l’Hellas rappresenti un passo avanti per la mia carriera”.

Qual è il tuo obiettivo personale della stagione? “Sono venuto qui per crescere. Quello che conta è l’obiettivo della squadra, poi personalmente il mio è consolidarmi in Serie A. Sarebbe un traguardo anche arrivare alla Nazionale”.

Hai lavorato da solo prima di arrivare in ritiro… “Mi sono preparato fisicamente con un preparatore perché sono stato quasi un mese senza squadra, dovevo mantenere alto mio livello fisico. Il primo giorno a Folgaria mi sono allenato da solo, poi dal secondo giorno sono entrato subito in gruppo perché stavo bene. Penso di essere ad un buon livello fisico”.

Com’è stato l’impatto con il mister? ” Il mister mi chiede di giocare in verticale, di essere sempre avanti, dare ritmo e di quando arrivo alla trequarti di tirare in porta”.

Cosa ti ha convinto a scegliere il Verona? “La fiducia del Presidente, del Direttore Sportivo. Il Verona è il progetto che stavo cercando”.

Come comunichi con i tuoi compagni? “Parlo un po’ con tutti come riesco, un po’ anche in italiano. Mi sono trovato subito con Mosquera, Valentini e Unai, che è arrivato con me il primo giorno, con loro chiaramente è più facile parlare”.

Qual è il tipo di gioco che preferisci? “Mi considero come dicevo un giocatore fisico, con un buon tocco. In Serie A si premia il tatticismo e la fisicità per cui penso di essere pronto per questa sfida”.