Europei Under 21, l’Italia si gioca un posto in semifinale con la Germania: “Vogliamo arrivare in fondo”
sabato 21 Giugno 2025 - Ore 18:49 - Autore: Staff Trivenetogoal
Forse era destino. Lo scorso 8 giugno, all’arrivo in Slovacchia, Italia e Germania si erano incontrate nella sala ritiro bagagli dell’aeroporto di Bratislava. Giusto il tempo per un rapido scambio di saluti tra i due tecnici, Carmine Nunziata e l’italo tedesco Antonio Di Salvo, e per un in bocca al lupo reciproco. Poi le strade si sono divise: l’Italia ha raggiunto Trnava, sede delle tre gare del girone, la Germania si è invece trasferita alle pendici del monte Zobor, a Nitra, dove il 12 giugno ha fatto il suo esordio nel torneo rifilando un secco 3-0 alla Slovenia.
Domani (ore 21, diretta su Rai 1 – arbitra il lituano Lukjančukas) si ritroveranno alla ‘Dac Arena’ di Dunajska Streda per l’ultimo dei quarti di finale del Campionato Europeo Under 21. Chi vince va in semifinale, chi perde torna a casa. Entrambe sono imbattute nel torneo, ma se l’Italia ha lasciato per strada due punti pareggiando con la Spagna e arrivando così seconda nel Gruppo A alle spalle della Rojita, la Germania è l’unica tra le sedici finaliste ad aver fatto percorso netto vincendo tutte e tre le gare del girone. Colpisce la potenza di fuoco dei tedeschi, che con 9 gol all’attivo sono insieme al Portogallo il miglior attacco del torneo. Quattro, a cui vanno aggiunti due assist, li ha segnati Nick Woltemade, l’attaccante dello Stoccarda attualmente in testa alla classifica dei cannonieri. Gli Azzurrini possono invece vantare la seconda miglior difesa dell’Europeo (unico gol incassato quello dello spagnolo Jesus Rodriguez), a conferma della solidità di una squadra che anche nelle qualificazioni aveva subito solo 4 reti.
“La Germania – avverte Carmine Nunziata in conferenza stampa – è una squadra solida, fisica, che ha grande intensità, sempre corta. E’ difficile trovarla impreparata. E in più, soprattutto d’avanti, ha giocatori di qualità come Gruda e Woltemade. Dovremo andare in campo per cercare di fare la partita ed essere squadra, fare meno errori possibili e magari sfruttare i loro. Vogliamo arrivare in fondo, poi se gli avversari saranno più bravi tanto di cappello”. Detto che Baldanzi tornerà ad allenarsi con il gruppo solo nella rifinitura di oggi (“vediamo se riuscirà a fare tutto con i compagni, per noi è un giocatore importante”), Nunziata non dà nessuna indicazione né sulla formazione né sul modulo, con l’Italia che dopo aver difeso a quattro nelle prime due gare del torneo si è presentata a tre contro la Spagna: “Preferisco aspettare la rifinitura per decidere – sottolinea il tecnico – dipende da come stiamo a livello fisico, se qualcuno rientra o meno. I ragazzi ormai hanno assorbito bene i due sistemi di gioco e non ho l’esigenza di provare delle cose come ho fatto l’altra volta”.
Sembra retorico, ma l’arma in più dell’Italia è la coesione del gruppo. Un gruppo che gioca insieme da diversi anni, con 12 dei 23 convocati che due estati fa hanno già condiviso l’entusiasmante cavalcata che portò la Nazionale Under 20 a giocarsi la finale del Mondiale: “Penso che questo abbia fatto la differenza in tutti questi anni, avere un gruppo affiatato vuol dire molto. E per me è un vantaggio perché i ragazzi sanno già cosa voglio da loro. Come li stimolerò? Non ce ne sarà bisogno, se un giocatore ha bisogno di stimoli prima di un quarto di finale di un Europeo vuol dire che c’è qualcosa che non va”.
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