Cittadella, scompare il vicepresidente Giancarlo Pavin: aveva 83 anni
domenica 1 Giugno 2025 - Ore 22:16 - Autore: Staff Trivenetogoal
Giancarlo Pavin è stato una figura cardine nella storia dell’Associazione Sportiva Cittadella e un protagonista instancabile dello sport veneto. Nato nel 1942, è scomparso all’età di 83 anni, lasciando un’eredità fatta di passione, dedizione e visione imprenditoriale. Lo ha trovato morto nel pomeriggio la domestica, che ha provato inutilmente a rianimarlo. I soccorsi sopraggiunti non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Pavin è stato tra i fondatori del Cittadella nel 1973, contribuendo alla fusione tra le due squadre locali, l’Olympia e la Cittadellese, per dare vita a una nuova realtà calcistica capace di unire la città e puntare in alto. In un’intervista del 2013, ricordava le rivalità tra le due formazioni e l’importanza di superarle per costruire qualcosa di più grande. Nel corso degli anni, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della società, affiancando il presidente Andrea Gabrielli e il direttore generale Stefano Marchetti. Sotto la sua guida, il Cittadella è diventato un modello di gestione virtuosa, capace di raggiungere la Serie B e di mantenersi competitivo senza mai rinunciare alla sostenibilità economica. Oltre al calcio, Pavin era noto per il suo impegno nel mondo imprenditoriale e per la sua passione per il ciclismo. Nel 2022, in occasione del suo 80° compleanno, è stato celebrato dalla Federciclismo Veneto per i suoi 65 anni di dedizione allo sport a 360 gradi, ricevendo in dono una maglia del Team Colpack Ballan, gesto che lo ha profondamente emozionato.Fino agli ultimi anni della sua vita, Pavin ha continuato a lavorare per il bene del Cittadella. Nel maggio 2025, dopo la retrocessione della squadra in Serie C, ha dichiarato: “Dopo tanti anni di B può capitare una stagione storta. Il Cittadella ha una sua precisa identità e modo di programmare, con grande attenzione per tenere i bilanci in saldo positivo: se ci fossimo salvati sarebbe stato meglio, ma la retrocessione non deve essere un dramma. Adesso abbiamo l’ambizione di tornare in B prima possibile” . La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo dello sport veneto e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco.
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