Südtirol-Bari, Castori: “La nostra è sicuramente un’impresa: forse una delle annate più belle della mia carriera”
mercoledì 14 Maggio 2025 - Ore 12:00 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Südtirol Castori al termine dell’ultima partita di campionato di Serie B, andata in scena ieri sera al Druso di Bolzano contro il Bari e terminata per 0-0: “Abbiamo onorato il campionato fino alla fine. Oggi eravamo già salvi e quindi abbiamo avuto l’occasione di far giocare i ragazzi che avevano giocato di meno, perché comunque tutti hanno contribuito ad arrivare dove siamo arrivati in questo campionato. Qualcuno è stato utilizzato di più, qualcuno di meno, ma questo fa parte della logica delle cose. Tutti, però, si sono impegnati e hanno dato un contributo importante. Sicuramente è un’impresa, anche se non sta a me autocelebrarla. Però non so se sia stata una delle annate più belle della mia carriera, perché abbiamo finito in crescendo. Sono contento perché aver regalato una soddisfazione a questa piazza, a questo ambiente e a questa piazza. Questo è un gruppo umile e unito, che si allena sempre bene ed è il coronamento di una parte di stagione in cui tutti volevamo raggiungere questo obiettivo. Ci siamo riusciti, ma è stato difficile. Basta guardare la squadre che abbiamo lasciato dietro di noi”.
“Sicuramente quando due componenti hanno lavorato trovandosi bene si pensa a certe cose, ma non ne abbiamo ancora parlato, perché prima dovevamo pensare a salvarci. Io, come ho sempre detto, mi sono trovato bene. E trovarsi bene poi vuol dire anche lavorare bene, perché c’è rispetto dei ruoli e tutto quello che un allenatore può chiedere. A Carpi, come staff, come squadra, come modo di lavorare eravamo organizzatissimi, come lo siamo qui. Ci si deve abituare alle piazze e uno può scegliersele. Ci si deve abituare, perché io ho lavorato a Salerno, a Reggio Calabria e ad Ascoli: non sono piazze semplici. Tutto contribuisce a creare esperienza. Questa è una società organizzata, perché c’è un centro sportivo dove si può lavorare bene, c’è una cultura del lavoro che mi piace. Magari ho lavorato sempre in piazze come queste, piazze provinciali in cui devi portare a casa la pagnotta, ma questo è il bello. Si punta sul lavoro, sullo spirito che deve contraddistinguere una società e una squadra di calcio per raggiungere l’obiettivo. Io ripeto, mi sono trovato bene con la società e con l’ambiente, con il direttore e con la squadra, e per un allenatore questa è la prima cosa. Lo dico perché a volte si possono allenare squadre più forti, ma se non c’è sintonia i risultati arrivano con più difficoltà. Serviva la continuità e noi abbiamo fatto un cammino di 8 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte credo… E’ la continuità delle prestazioni e dei risultati che ti dà molto. Poi il periodo di 2 pareggi e 2 sconfitte l’abbiamo avuto anche noi, capita a tutti. Ma l’abbiamo superato e abbiamo fatto 3 vittorie di fila”.
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