MILAN-BOLOGNA 0-1, I ROSSOBLU NELLA STORIA: ECCO LA COPPA ITALIA DOPO 51 ANNI
mercoledì 14 Maggio 2025 - Ore 23:02 - Autore: Giulio Pavan
All’Olimpico di Roma va in scena una serata destinata a entrare nella leggenda: il Bologna vince la Coppa Italia, battendo il Milan per 1-0 con un gol di Dan Ndoye. Dopo 51 anni di attesa, i rossoblù tornano a sollevare un trofeo, e lo fanno con una prestazione coraggiosa, organizzata e di straordinaria maturità tattica. Il Milan di Conceicao, invece, chiude la stagione con l’amaro in bocca, privo di idee e incapace di reagire davvero allo svantaggio.
La prima frazione si chiude a reti inviolate, ma non mancano le emozioni: Il Bologna si fa subito pericoloso con Castro e Ferguson, mentre il Milan spreca un’enorme doppia occasione con Jovic e Jimenez, fermati da uno strepitoso Skorupski. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma mancano di precisione nell’ultimo passaggio. La difesa felsinea regge bene, con Beukema e Lucumi a contenere Leao e Pulisic. Poco prima del riposo, un duro scontro tra Leao e Ferguson lascia il capitano rossoblù insanguinato, ma il centrocampista stringe i denti e resta in campo. Il momento chiave arriva al 54’: Fabbian serve una palla in area, Orsolini fa velo e Ndoye è il più rapido a intervenire. Lo svizzero si costruisce lo spazio per il tiro e fulmina Maignan, facendo esplodere di gioia i trentamila tifosi bolognesi accorsi a Roma. Il VAR conferma la regolarità dell’azione: 0-1 Bologna. Da quel momento in poi, la squadra di Vincenzo Italiano si chiude con ordine e lucidità. Il Milan si riversa in avanti, ma lo fa in modo confuso, senza mai trovare reali sbocchi. Gimenez, Joao Felix e Abraham non cambiano l’inerzia di una squadra lenta e prevedibile. Skorupski si fa trovare pronto nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa, mentre Beukema, colpito alla testa da un compagno, stringe i denti e gioca gli ultimi minuti con un vistoso turbante. Dopo sei minuti di recupero, l’arbitro Mariani fischia la fine. Il Bologna può esultare: è campione della Coppa Italia 2024/25. Un trionfo storico, figlio di una programmazione attenta, di un gruppo compatto e del lavoro impeccabile di Italiano. L’immagine di capitan Ferguson che alza il trofeo, nonostante il volto segnato da ferite e fatica, è il simbolo perfetto di questa impresa. Per il Milan, invece, è una serata da dimenticare. La delusione è cocente, non solo per il risultato ma per l’incapacità di reagire a uno svantaggio che sembrava gestibile. Conceicao dovrà riflettere su una stagione conclusa senza titoli, e con più dubbi che certezze.
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