Primo maggio, Big Mama contro l’odio sui social: “Non ce la faccio più, lasciateci vivere”
venerdì 2 Maggio 2025 - Ore 11:52 - Autore: Staff Trivenetogoal
Durante il tradizionale Concertone del Primo Maggio, che si è svolto come da consuetudine in piazza San Giovanni a Roma, tra le tante esibizioni che hanno animato la giornata, a colpire particolarmente il pubblico è stato l’intervento intenso e toccante della cantante BigMama.
Nota per la sua grinta e la sua sincerità, l’artista ha scelto di prendersi un momento sul palco non per cantare, ma per parlare apertamente del crescente clima d’odio che dilaga sui social network. Il suo monologo, vibrante di emozione e di consapevolezza, ha denunciato con forza il fenomeno dell’hating online:
“Ci tenevo a fare uno dei miei discorsi. Di solito tendo a difendere le persone, a giustificare gli altri però adesso sono piena rasa. Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Oggi parlerò dell’hating, quindi tutte le persone che si sentono libere di commentare negativamente qualsiasi cosa tu faccia nella vita. Io non ce la faccio più. Tutto sta diventando troppo esagerato. Io mi chiedo la motivazione dov’è?”
Dal palco, BigMama ha lanciato un appello accorato alla comprensione e alla gentilezza, raccontando anche la sua esperienza personale, segnata da difficoltà fisiche e psicologiche. Parlando del proprio corpo, ha ricordato il dolore e la forza vissuti nel tempo della malattia:
“Fateci vivere. La cosa peggiore è che spesso molte di queste persone hanno l’età dei miei genitori. Come fate a buttare tutto quest’odio addosso a una ragazzina, che ne sapete qual è la mia storia, la storia del mio corpo. Il mio è un corpo che mi ha dato e tolto tanto, è un corpo che mi ha fatta soffrire, che a 20 anni mi ha chiusa in un ospedale a fare le chemioterapie, eppure io lo perdono, mi fate capire perché non potete perdonarlo voi?”
Il monologo si è concluso con un invito rivolto al pubblico, una riflessione sul valore dell’empatia:
“Quando vedete questi commenti guardateli bene e pensate ‘meno male che io non sono così’.”
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