Vicenza, Fausto Rossi: “Con Vecchi è arrivata linfa nuova: vogliamo provare a vincere i playoff ma dobbiamo trovare continuità”
giovedì 22 Febbraio 2024 - Ore 21:26 - Autore: Giulio Pavan
Queste le dichiarazioni di Fausto Rossi ospite di “E’ solo calcio” de “Il giornale di Vicenza”: “Dopo aver passato un periodo difficile nel girone d’andata ora stiamo dimostrando di essere squadra e gruppo così da portarci con slancio ai playoff. A cosa è dovuta la svolta? E’ innegabile che abbiamo avuto qualche difficoltà e i primi responsabili siamo noi giocatori, le dinamiche portano al cambio di allenatore che è una sconfitta per tutti, sia per noi che per la società che ha fatto un investimento, ma anche per la piazza perchè si aspettava qualcosa di diverso. Con Vecchi è arrivata una linfa nuova e tranquillità grazie ai risultati, lui è arrivato in modo sereno cercando di dare fiducia a tutti, la rosa adesso è felice e contenta, è stata anche snellita e i risultati si vedono. Che differenze ci sono tra Diana e Vecchi? Parecchie, sia sotto il profilo umano che lavorativo, hanno metodologie diverse, Vecchi è stato molto bravo ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori in rosa, lui ha sempre giocato con la difesa a quattro ma la squadra è stata costruita per giocare a 3. L’intelligenza di un allenatore sta anche ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori, quindi tanti complimenti a lui per quello che ha fatto fin’ora e per quello che farà, lui lo sto conoscendo ed è assolutamente una persona di livello e valore. Perchè il metodo Diana a Vicenza non è funzionato? Non so dare una risposta, ci sono tante dinamiche in un rapporto che deve scoccare, le prime 7/8 partite abbiamo dato la sensazione di diventare gruppo ma alle prime difficoltà siamo calati, probabilmente le dinamiche del passato hanno fatto sì che non andasse per il meglio, è un peccato perchè abbiamo gettato alle ortiche una stagione che poteva essere di successo invece dobbiamo cercare di guadagnarcela con un altro tentativo tramite i playoff. La parola magica la pronunciate in spogliatoio? E’ normale perchè quando c’è gente che ha già vinto c’è la volontà di farlo ancora e avere sempre fame, è normale che dentro di noi vogliamo provare a vincere i playoff ma non dobbiamo fare voli pindarici, perchè abbiamo dimostrato di non avere continuità e ora dovremo trovarla per arrivare agli spareggi con delle consapevolezze diverse rispetto a quelle del passato. La tua annata la consideri difficile tra acciacchi ed altre questioni? Sì, è partita molto tardi perchè ho saltato tutto il ritiro e i primi due mesi di lavoro con la squadra, questa cosa alla lunga la patisci, poi ho avuto dei disagi, fino adesso non è stata una stagione da protagonista come mi aspettavo ma il bello viene adesso. La convivenza con Ronaldo? Alla grande, andiamo d’accordissimo, c’è un rapporto bellissimo tra di noi, sono state più le cose che abbiamo sentito che facevano anche ridere. I nostri bimbi vanno a scuola assieme, ci troviamo bene, sappiamo di essere due giocatori importanti anche se adesso il mister non ci vede insieme ma siamo dell’idea che chiunque giochi l’importante sia il risultato. Il rapporto con i tifosi? Sono un giocatore maturo, mi rendo conto che certe situazioni creano malumore e quando vedi i bambini che vengono distante e poi la squadra perde 4-1 come a Trento mi dispiace, quando vedo dei bimbi è come se vedessi i miei figli, a Trento ad esempio mi è dispiaciuto molto proprio per loro. Sta a noi riportare i tifosi allo stadio, all’inizio c’erano, poi giustamente non siamo riusciti a tenerli dalla nostra parte, uno dei nostri obiettivi è quello di riportarli vicino a noi per quando conterà. Vecchi? Ha il tono di voce basso ma quando deve farsi sentire lo sa fare in modo deciso. Hai sentito Diana? No, non lo sento da Natale, ma conosco la persona e so che ha bisogno di staccare. La Triestina? Sarà una partita con grosse individualità e la spunterà chi sarà più squadra.
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