Albinoleffe-Vicenza, le pagelle biancorosse: Laezza solito miglior in campo: 6,5.. De Col, Proia, Pellegrini e Ferrari mai in partita: 4
domenica 7 Gennaio 2024 - Ore 08:00 - Autore: Giulio Pavan
Confente 5,5: nei primi minuti deve intervenire per chiudere lo specchio della porta su un’incursione dell’Albinoleffe ma rischia di causare un rigore per i bergamaschi
Ierardi 5,5: bene in fase difensiva, non si notano però suoi spunti in fase offensiva nei quali solitamente si metteva in mostra l’anno scorso
Golemic 6,5: gioca in modo ordinato e preciso: non commette sbavature e garantisce sicurezza alla difesa
Laezza 6,5: come sempre il migliore dei biancorossi. Copre bene tutti i varchi e talvolta si propone di testa anche in occasione dei numerosi corner
De Col 4: non spinge come dovrebbe e dalla sua fascia non arrivano cross e palle giocabili per gli attaccanti
Ronaldo 5,5: il più attivo del centrocampo: cerca di dettare le geometrie e indirizzare il pallone in modo preciso ma manca sempre qualcosa per accendere il match (dal 88′ Rossi sv)
Cavion 5: tanta corsa per lo scledense che recupera diversi palloni ma anche molta confusione in fase di disimpegno
Proia 4: come quasi tutte le partite disputate fino a questo momento l’ex Cittadella è in campo ma non si nota e Vecchi lo sostituisce (dal 63′ Jimenez 5: entra per dare velocità e pericolosità in attacco ma non è mai concreto)
Costa 4,5: sono lontani i tempi in cui nelle prime partite spingeva a profusione lungo la fascia. Anche a Zanica fatica e fornisce alla coppia di attaccanti i cross che necessiterebbero (dal 88′ Greco sv)
Pellegrini 4: poche le occasioni che gli capitano sui piedi ma non spazia nemmeno lungo il fronte d’attacco per farsi notare (dal 81′ Rolfini sv)
Ferrari 4: poca grinta e determinazione. Il capocannoniere dell’anno scorso è un lontano parente di quello sceso in campo contro l’Albinoleffe
Vecchi 6: contro l’Albinoleffe manda in campo la squadra con lo stesso modulo usato da Diana poichè non ha ancora i giocatori per il suo schema tattico preferito. Chi gioca non dimostra però la “fame” che servirebbe per poter vincere e a questo punto serve subito un deciso cambio di direzione o una presa di posizone nei confronti di chi non crede più alla causa biancorossa
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