Vicenza, si chiude un’altra stagione negativa: Balzaretti traballa, in pole Castagnini
giovedì 1 Giugno 2023 - Ore 21:37 - Autore: Giulio Pavan
14 sconfitte in campionato e una ai playoff: sono questi i numeri definitivi della stagione biancorossa che dopo la retrocessione in C di dodici mesi fa doveva rappresentare una ripartenza di slancio e invece si è trasformata in un’autentica disfatta.
Il campionato era cominciato sotto i migliori auspici, con una squadra creata con tanti ottimi nomi di spicco fra cui bomber Ferrari, Stoppa, Ronaldo e Cavion. Già dopo le prime partite l’andamento era però chiaro: tanti ottimi giocatori senza un’amalgama e una identità, con fantasie tattiche troppo difficili da interpretare e che hanno messo quasi sempre in crisi il gruppo biancorosso. L’idea di calcio champagne “tutti all’attacco” non ha infatti pagato e Baldini ne ha fatto le spese con l’esonero, a lui è subentrato Modesto e dopo una serie di giornate utili che facevano sperare nella svolta giusta è incappato in un trend senza via di fuga che ha condotto la società ad un inesorabile secondo esonero. Tra i due primi tecnici alla guida del Lane un fattore comune lo ha avuto il modo di giocare con la difesa a tre, senza però avere gli interpreti adatti per poterlo fare, senza peraltro un terzino sinistro di ruolo che potesse essere utile in molte partite ma con Sandon e Bellich ad alternarsi senza troppi risultati positivi.
Le cose non sono cambiate con il mercato di gennaio in cui l’unico arrivo degno di nota per evitare di “rompere” gli equilibri) è stato Della Morte che poi si è dimostrato ancora acerbo, spesso fuori contesto e con ancora tanti step da fare per diventare un giocatore determinante.
Così il Vicenza è sceso rapidamente in classifica e l’arrivo di Thomassen ha portato più solidità ed equilibrio alla squadra ma ha anche avuto come conseguenza una diminuzione delle azioni offensive per una squadra che era stata costruita per segnare gol a raffica.
La vittoria della Coppa Italia è solo un “brodino” per una tifoseria ormai satura delle delusioni che prova da ormai più di vent’anni e chiede un veloce cambio di passo. Ora è il momento delle riflessioni e fra qualche giorno si saprà come verrà approcciata la nuova stagione, il Ds Balzaretti è destinato a lasciare la città berica, (osteggiato dalla tifoseria), e ad arrivare potrebbe essere una vecchia conoscenza vicentina come Renzo Castagnini, abituato a lavorare in coppia con il Dg Sagramola. Un attimo dopo la definizione dello staff dirigenziale sarà l’ora della scelta dell’allenatore, e anche in questo caso non sarà il caso di commettere nuovi errori, già adesso circolano alcuni rumors su tecnici esperti come Tesser (ma prima di scendere in C potrebbe attendere una chiamata dalla cadetteria) o giovani di successo in cerca di rilancio come l’ex tecnico del Südtirol Javorcic. A Vicenza saranno giorni caldi, la società dovrà lavorare molto prima del “rompete le righe” così da farsi trovare pronta per una nuova serie C che si annuncia più tosta degli ultimi anni.
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