Serie D, non ci sarà nessun SonaChievo: vietato l’uso del nome dei “Mussi volanti”
giovedì 18 Agosto 2022 - Ore 19:15 - Autore: Giulio Pavan
Addio al sogno di rivedere il Chievo nei campi da calcio per Campedelli. Per questioni burocratiche la curatela fallimentare ha infatti vietato l’uso del nome Chievo in attesa che la giustizia faccia il suo corso, di conseguenza non ci sarà nessun SonaChievo ma semplicemente Sona.
Di seguito il provvedimento del Tribunale:
Viste le notizie che periodicamente vengono pubblicate da alcuni organi di stampa e di informazione;
i sottoscritti Curatori del Fallimento della A.C. Chievo Verona S.r.l., dichiarato con sentenza del Tribunale di Verona n. 82/2022 RF del 24 giugno 2022, per fare chiarezza, ritengono doveroso premettere anzitutto che:
1. il Tribunale, con la sentenza dichiarativa di fallimento, ha disposto l’esercizio provvisorio dell’impresa della fallita e quindi la continuazione dell’attività sportiva del Chievo Verona direttamente da parte dalla procedura;
2. il provvedimento cautelare sospensivo assunto nel procedimento avanti il Consiglio di Stato menzionato anche nei citati articoli di stampa ha bloccato lo svincolo dei calciatori tesserati per il Chievo Verona, garantendo anche la conservazione di un parco giocatori;
3. la procedura concorsuale ha il preciso scopo di liquidare al meglio gli assets societari al fine di assicurare il miglior soddisfacimento dei creditori, ponendo in essere qualsivoglia azione ritenuta necessaria o utile allo scopo; è quindi preciso obbligo dei Curatori salvaguardare gli assets sportivi e la valorizzazione di un marchio che ha sempre contraddistinto la celebre e rinomata squadra ai fini della vendita dell’azienda sportiva al miglior offerente tramite le procedure competitive previste dalla legge.
4. ogni attività riguardante la gestione e la liquidazione degli assets patrimoniali, sportivi e non, del Chievo Verona e delle sue controllate è rimessa in via esclusiva agli organi della procedura ed ai Curatori, che hanno assunto l’amministrazione ex lege dei beni della fallita nell’ambito della procedura concorsuale, con la conseguenza che non è neppure solo ipotizzabile l’utilizzo di assets della società Chievo Verona, ivi compresi il marchio, la matricola, l’avviamento ecc., e delle sue controllate, senza l’autorizzazione del Tribunale; tutto ciò premesso, anche a smentita di quanto riportato dagli organi di informazione e della stessa ASD Sona Calcio, i sottoscritti Curatori fanno presente che:
5. non esiste alcun “sodalizio”, alcuna “fusione”, alcun rapporto, relazione od anche semplice trattativa tra la A.C. Chievo Verona S.r.l. in Fallimento e la ASD Sona Calcio, che legittimi quest’ultima all’utilizzo del marchio “Chievo” e ad accreditarsi come successore a qualsiasi titolo del Chievo Verona;
6. gli organi della procedura si riservano di agire in tutte le sedi competenti per il perseguimento di eventuali condotte illecite, in quanto violative di marchio, di concorrenza sleale sotto vari profili e distrattive e per la tutela di tutti i diritti della fallita e della massa dei creditori.
I Curatori
Dott. Renzo Panozzo
Avv. Luca Toninelli”
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