Fiorenzuola – Triestina, Bucchi: “Zero da parlare e tanto da pedalare: è il momento di andare forte”
sabato 19 Febbraio 2022 - Ore 14:16 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni di Cristian Bucchi alla vigilia di Fiorenzuola – Triestina: “La vittoria indubbiamente ci mancava, ci serviva, ha riportato un minimo di serenità, ma questo non deve cambiare le cose. Dobbiamo essere caricatissimi, sappiamo che c’è pochissimo da parlare, anzi zero e tanto da pedalare. È il momento di andare forte, di correre, di sacrificarsi, di fare quello che abbiamo fatto secondo me molto bene contro l’Albinoleffe e a tratti mercoledì. Mi aspetto di vedere una Triestina gagliarda, tonica, vogliosa. Il Fiorenzuola è una squadra che ha un’idea ben precisa, che gioca e si conosce da tempo. Da noi giocarono un’ottima partita, è un gruppo che ha un’identità forte e che prova sempre a giocare, credo sia una delle più propositive del nostro girone. Noi dovremo essere bravi a limitare le loro qualità e a far venire fuori le nostre, in questa partita così come in tutte le altre. Non possiamo guardare l’assetto, perché questa squadra non può avere un assetto definitivo e unico. Abbiamo tanti giocatori ognuno con le proprie caratteristiche, questo ci dà la possibilità di avere tante soluzioni diverse. Non possiamo quindi focalizzarci sul sistema di gioco ma piuttosto sul modo di giocare le partite, al massimo, con grinta e caparbietà, cercando di migliorare la qualità. Anche nell’ultima gara abbiamo sbagliato tanti gol, tanti passaggi, tante rifiniture, questo non possiamo permettercelo, così come non possiamo permetterci di sbagliare la gestione dei vari momenti della gara. Sul 2-1 ad esempio potevamo chiuderla e non l’abbiamo fatto, avevamo l’opportunità di ripartire in contropiede e non l’abbiamo fatto a dovere, in altri momenti potevamo addormentare la partita e non l’abbiamo fatto, dobbiamo crescere da questo punto di vista e tornare a quella maturità che avevamo secondo me raggiunto tra novembre e dicembre. Dobbiamo esser bravi nell’essere duttili e sfruttare i nostri giocatori migliori nella singola partita, considerando le condizioni del nostro organico tra giocatori che arrivano da infortuni lunghi, altri che non sono al meglio o sono ancora indisponibili, alcuni in squalifica e altre ne arriveranno. Abbiamo tanti ragazzi che hanno qualità, e dobbiamo esser bravi a sfruttarli per quelle che sono le loro peculiarità, senza cercare d’incastrare qualcuno per forza in un determinato sistema di gioco, questo tipo di scelta non gioverebbe a nessuno”.
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