Triestina, Milanese: “Eccessivo il distacco dal vertice, ma possiamo recuperare”
domenica 26 Dicembre 2021 - Ore 20:56 - Autore: Staff Trivenetogoal
Mauro Milanese ha rilasciato un’intervista a “Il Piccolo”. Queste le sue dichiarazioni
«L’ultimo mese sia per i risultati che per prestazioni è stato positivo ma soprattutto sono convinto che questa squadra abbia ancora potenzialità per migliorare. Quindi mi aspetto una seconda parte di stagione in crescendo».
Mauro Milanese, amministratore unico della Triestina, fa un bilancio di un anno non proprio sorridente nè sul piano dei risultati e ancor meno delle casse. La terza stagione del calcio funestato dalla pandemia è un affare difficile da gestire sul piano finanziario e organizzativo specie per i club di terza serie. Ma sul piano sportivo almeno la Triestina ha concluso l’anno con un trend incoraggiante.
L’obiettivo dichiarato quest’estate era quello di avere una Triestina tra le prime sei del girone. Quindi la società è soddisfatta?
«Quell’obiettivo per ora c’è anche se il distacco dal vertice è un po’ troppo. Lo era anche dalla terza e dalla quarta piazza un paio di mesi fa ma la squadra ha rosicchiato qualcosa».
Si ragiona sempre in un’ottica biennale?
«Sì anche perché a differenza delle stagioni precedenti abbiamo investito su mister Bucchi e su uno staff tutto nuovo di sua fiducia. Per quanto riguarda la rosa è stata rinforzata quest’estate sapendo che il Padova sulla carta ci stava sopra e che anche il Südtirol sarebbe stato protagonista di un grande torneo».
Ma forse nessuno pensava che gli altoatesini potessero avere un ritmo simile.
«Quando una squadra subisce 5 gol in 17 partite c’è poco da dire. Il Padova è sempre lì mentre Renate e Feralpi si confermano di buon livello. Da queste ultime non siamo poi tanto distanti e possiamo recuperare».
Finora pesano gli scontri diretti e in particolare quel gol preso al Rocco con la Feralpi al 94’.
«In questa stagione abbiamo fatto il record di quattro vittorie di fila in trasferta e in genere con le squadre medie abbiamo perso pochi punti. Invece ci mancano una vittoria e un pari che avremmo anche meritato proprio con Feralpi e Renate. Ma c’è pur sempre il ritorno».
E poi c’è stata una partenza ad handicap a pesare sul bilancio del girone d’andata. C’è qualche rammarico?
«Speravo di partire bene ma non sempre le attese si concretizzano. Ci sono stati tanti, troppi infortuni e assenze che hanno portato Bucchi a cambiare i sistemi di gioco. Così è inevitabile pagare un prezzo. Mi riferisco in particolare agli infortuni sul campo non a magagne pregresse. Gli stop di Petrella, Calvano, Coppola, le difficoltà di Procaccio e da ultimo l’infortunio a Galazzi non possono non avere un peso sul rendimento della squadra».
Cosa manca a questa Triestina?
«Con la rosa tutta o quasi disponibile non manca nulla per essere competitiva. La squadra gioca con buona intensità e anche con l’approccio giusto anche se manca ancora la continuità. Vedo ancora troppe pause. Non abbiamo ancora sfruttato tutto il potenziale offensivo. Non è un caso che mai siamo riusciti a segnare tre gol. Il fatto di avere ancora questa potenzialità inespressa mi dà fiducia».
E quindi sarà un mercato di gennaio senza tante operazioni?
«Sarà un mercato difficile. Il rientro degli infortunati di lungo corso ci rafforzerà ma dobbiamo creare due posti in lista. Quindi prima bisogna pensare a cedere qualcuno e di questi tempi è complicato».
Per esempio c’è da sistemare Di Massimo da tempo fuori dal progetto.
«Il calciatore si è mosso con il suo agente ed ha alcune richieste ma ha un contratto con noi fino al 2024 e quindi dobbiamo trovare una soluzione soddisfacente anche per l’Unione».
Si aspettava così pochi tifosi al Rocco?
«Quest’estate francamente pensavo che si potesse ripartire con un buon pubblico ma quando ho visto che il Milan al Rocco ha attratto nemmeno tremila spettatori ho capito che difficilmente la Triestina avrebbe potuto avere più di mille spettatori. Mai avevo pensato però, nonostante l’assenza degli ultras, di chiudere la Furlan. La decisione è arrivata quando ho visto prima del Seregno quaranta richieste per la Curva. Adesso ci va qualche centinaio ed è già qualcosa. Ma ci vorrà tanto tempo prima che le persone tornino allo stadio».
Il 2022 sarà finalmente l’anno della riforma dei campionati?
«Sembra strano ma l’incognita della partecipazione della Nazionale ai Mondiali sta frenando tutto. Aspettiamo marzo».
Il prossimo anno sarà finalmente cantierata l’area del Ferrini?
«Il Progetto esecutivo della Triestina è stato depositato da tempo e approvato dal Comune. Ora manca l’ok della LND e soprattutto del Coni. A marzo penso si possa cominciare a lavorare».
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