Alexis Sanchez e gli exploit con la maglia dell’Udinese
venerdì 24 Settembre 2021 - Ore 16:57 - Autore: Staff Trivenetogoal
Lo scorso febbraio, Alexis Sanchez è tornato per la prima volta da avversario allo stadio Friuli. Sono passati nove anni dall’ultima apparizione con la casacca dell’Udinese, ma è chiaro che è impossibile non ricordare quanto l’attaccante cileno era stato in grado di fare la differenza nel reparto offensivo.
Anche gli appassionati di scommesse online, che spesso si chiedono dove fare scommesse sportive sicure e affidabili, erano letteralmente impazziti all’epoca per le prestazioni di Sanchez, che viaggiava a ritmi impressionanti, sia in termini di assist che dal punto di vista della completezza delle prestazioni.
Sanchez e Di Natale riuscirono a rendere grande l’Udinese, ma non solo, visto che il funambolo cileno fece grandi cose anche in Nazionale. Con la maglia del Cile, infatti, nessuno ha fatto più gol del Nino Maravilla, che guida la classifica con 43 centri in 132 presenze. Un primato, però, l’ha stabilito anche quando giocava a Udinese: mai nessun altro calciatore della compagine friulana è riuscito a segnare 4 gol in una sola partita.
L’arrivo in Italia
Sanchez, classe 1988, rappresenta uno dei grandi colpi di mercato che sono stati messi a segno da parte della compagine bianconera nel primo decennio degli anni Novanta. Un modus operandi formidabile quello di Gino Pozzo, che ha portato a Udine con una notevole operazione di mercato.
Era stato proprio patron Pozzo a visionarlo in prima persona, in seguito a una segnalazione che gli era arrivata da un talent scout che si occupava di giocatori sudamericani. Non fu certo difficile individuare nell’attaccante cileno un vero e proprio talento cristallino, che avrebbe potuto fare grandi cose con la maglia dell’Udinese.
In effetti, a patron Pozzo furono sufficienti solamente poche giocate per prendere una decisione definitiva, visto che il numero uno dell’Udinese lo bloccò immediatamente, all’epoca il Nino Maravilla militava ancora con la maglia del Cobreloa, a dicembre del 2006, riuscendo ad anticipare in maniera repentina ogni possibile sirena di mercato che proveniva dall’Inghilterra, con il Manchester United che si stava cominciando a muovere seriamente per portarlo in Premier League.
Dal patto che patron Pozzo strinse con l’entourage che rappresentava Sanchez, ecco arrivare l’accordo che portò il funambolo cileno a giocare nell’Udinese, dal 2008 in avanti, non prima di aver trascorso altri due anni in patria a fare esperienza, in prestito prima al Colo Colo e poi al River Plate. Sanchez, sotto la guida dell’allenatore Pasquale Marino, venne utilizzato in campo soprattutto come attaccante esterno, in modo particolare nella zona di destra, segnando due gol in due anni.
La crescita sotto la gestione Guidolin
Il mister di origini venete ebbe chiaramente un ruolo fondamentale nella crescita di Alexis Sanchez. L’intuizione di Guidolin nel vederlo più centrale e coinvolto in mezzo all’attacco bianconero, si rivelò decisamente felice e fondata. Infatti, in coppia con Totò Di Natale fece una stagione davvero al di sopra di ogni aspettativa, dato che i due, in coppia, misero a segno qualcosa come 40 reti.
Di Natale esplose con 28 reti, mentre Sanchez si limitò a realizzarne 12. Un campionato eccezionale, che portò inevitabilmente diverse big del calcio europeo a interessarsi di questo attaccante cileno. L’offerta più lesta e convincente di tutte è quella del Barcellona, che portò nella Liga spagnola il talento cileno, pagandolo, inclusi i bonus, la bellezza di 35 milioni di euro.
Con la maglia blaugrana, Sanchez ha disputato 89 partite segnando 39 reti: successivamente finisce in Inghilterra, vestendo la maglia dell’Arsenal dove segna 60 reti in 122 presenze e poi, nella stagione 2018-19, entra a far parte della rosa del Manchester United, ma la sua esperienza in Inghilterra non è affatto fortunata.
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