Verona, Tudor si presenta: “Sono fiducioso, ci sono giocatori forti con una buona mentalità”
giovedì 16 Settembre 2021 - Ore 18:29 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni di Igor Tudor nel giorno della sua presentazione da nuovo allenatore del Verona
“Voglio ringraziare il direttore, prima di tutto, e il presidente, di questa opportunità. Sono veramente contento. Io e Ivan siamo amici, ci conosciamo da quando eravamo piccoli, abbiamo fatto insieme il settore giovanile dell’Hajduk. Parliamo spesso di calcio. Poi ognuno ha la sua visione. Penso sia uno dei più forti, credo di essere abbastanza obiettivo, anche se è mio amico: è tra i primi tre-quattro in Serie A, e spero di fare qualcosina di quello che ha fatto lui. Con il tempo si vedrà sempre di più la mia idea di calcio: in questo momento bisogna fare punti. Vorrei dare tutto alla mia squadra: bel gioco, corsa, aggressività. Tante volte si danno delle etichette, ma non è così: non è vero che un allenatore si basa soltanto sulla corsa, o su altro”.
Con quale modulo partirà?
“Il modulo va in secondo piano, ciò che conta è il modo di giocare, lo stile. Conta l’identità che dai alla squadra: l’intensità, i movimenti senza palla, le linee di passaggio. Quella è la cosa più importante”.
Come ha trovato il gruppo?
“Abbiamo fatto due allenamenti belli, mancano tre giorni alla partita. Sono venuto qui fiducioso, credo ci siano giocatori forti, con una buona mentalità. In queste tre partite non meritavano tre sconfitte, ma in questo caso subentrano i dettagli: una corsa in più, un sacrificio. Ho trovato una squadra disponibile, con giocatori forti, e penso faremo bene”.
Come ha ritrovato i giocatori che ha già allenato, ovvero Gunter, Lasagna e Barak?
“Più forti, sono tutti e tre giocatori forti, che hanno fatte cose buone negli anni precedenti. Sono tre giocatori importanti, e sono contento di averli in rosa”.
Ha bisogno di essere al centro del progetto?
“Io devo allenare e far giocare bene la squadra. Mi trovo in un club che mi piace come organizzazione, con le persone giuste al posto giusto, tocca a me fare bene. L’allenatore è sempre al centro del progetto, è una persona importante per un club”.
Cosa pensa manchi a questa squadra?
“Io voglio guardare avanti. Ho trovato ragazzi disposti a lavorare, a sacrificarsi: penso che faremo molto bene”.
Quanto tempo ci vorrà per salvarsi?
“Abbiamo appena iniziato. C’è da pedalare, è ancora lunga. Mi piacerebbe avere un po’ di tempo tra le partite per lavorare”.
Il paragone con Juric può essere ingombrante?
“Basta che non li facciate. Fa parte del mio lavoro, etichettare e paragonare è parte del vostro. Fare paragoni non serve a niente, solo a fare show. Bisogna andare là, pedalare e fare bene”.
Si va in battaglia?
“Tutta la vita è una battaglia. Mi è stato chiesto di fare bene il mio lavoro, mi hanno scelto perché qualche mia idea piace”.
C’era già stata la possibilità di venire a Verona?
“È tutta un’invenzione (ride, ndr). Tutto gossip”.
Juric l’ha sentito?
“No, non negli ultimi due giorni”.
Si è fatto un’idea di cosa può essere giusto per questa squadra?
“Sì, ho idee molto chiare. Se giochi a quattro hai un centrocampista che si abbassa sempre e passi a tre. Si può giocare a zona, a uomo: ci sono tante varianti. Ma alla fine sono i giocatori che fanno la differenza”.
Come ha trovato la squadra fisicamente?
“Il nostro lavoro ha tante belle cose, ma ne ha una brutta: dipendi da tanti fattori, ma paghi solo te. Abbiamo lavorato sulle cose importanti”.
Come valuta l’ultima esperienza?
“Tutte le esperienze sono belle. Con Pirlo mi sono trovato molto bene, penso che avrà una grande carriera. È stata un’esperienza bella, diversa, che mi ha arricchito tanto”.
Cosa le ha detto il presidente?
“Abbiamo parlato, mi ha chiesto di fare bene. Ho trovato una società ben organizzata, in maniera semplice, e io sono contento”.
Come ha vissuto la serata di lunedì?
“Non importa. All’intervallo ho visto che la squadra stava mollando, e ho preso la macchina per venire qua (scherza, ndr)”.
Kalinic ha tutto per fare la differenza…
“È forte, lo conosco, ho giocato anche con lui. Ha fatto bene alla fine dello scorso campionato, penso che possa fare bene. Ci sono tante partite, davanti c’è gente importante. E poi ci sono cinque cambi, e per un allenatore è una cosa positiva: avrà il suo spazio, e sono sicuro che lo sfrutterà alla grande”.
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