Trento, Cattoni: “Stiamo creando un team molto forte: un sogno calcistico dopo i successi di altri sport”
lunedì 21 Giugno 2021 - Ore 17:47 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni di Diego Cattoni in occasione della sua presentazione ufficiale andata in scena oggi a Trento nel ruolo di nuovo dd: “Se sono qui – queste le sue parole – è perché il corteggiamento del presidente Mauro Giacca è stato molto lungo e decisamente coinvolgente e io sono fermamente convinto che questo possa essere un progetto vincente. Il Trento ha raggiunto l’ambito professionistico dopo una stagione condotta interamente ai vertici e adesso c’è la volontà di crescere ulteriormente. Lo richiede la categoria che affronteremo e, allora, io cercherò di portare la mia esperienza aziendale, perché una società sportiva professionistica è a tutti gli effetti un’azienda. Ci sono molte analogie con il mio percorso in Aquila Basket, visto che anche lì si trattava di una realtà che arrivava dall’ambito dilettantistico e poi, con maggiori risorse e organizzazione, ha raggiunto i massimi livelli in ambito nazionale e internazionale.
Il nuovo Consiglio d’Amministrazione? Stiamo creando un team molto forte, per cercare di regalare al nostro bel territorio anche un sogno a livello calcistico dopo quelli concretizzatisi in altri sport di squadra. L’obiettivo è consolidare il traguardo raggiunto per poi aggiungere risorse e organizzazione e poter programmare un futuro ambizioso. Da parte mia metterò determinazione, entusiasmo e tutte le mie competenze in questa nuova e appassionante avventura”.
Infine un pensiero ai tifosi, definiti dal dottor Cattoni come “il dodicesimo, il tredicesimo e il quattordicesimo uomo”.
“Per essere vincenti servirà un mix di fattori composito e complesso, uno dei quali è certamente rappresentato dal tifo. Servirà il contributo di tutti quelli che credono in questo progetto forte e poi toccherà a noi far conoscere e coinvolgere nell’avventura tutti quelli che, invece, non lo conoscono ancora. Li vogliamo tutti allo stadio per far tornare il “Briamasco” un impianto “infuocato”: la nostra squadra non dovrà mai giocare in 11, ma in 12, 13 o addirittura 14 e i giocatori dovranno essere spinti da quella forza incredibile che solamente il pubblico sa darti”.
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