Vicenza, Briaschi: “In un paio d’anni il Lane può aspirare alla serie A, anche prima se ha un po’ di fortuna”
mercoledì 9 Giugno 2021 - Ore 12:00 - Autore: Giulio Pavan
Massimo Briaschi, storico ex biancorosso, si è espresso sulle colonne de “Il Corriere del Veneto” su come dovrà essere il Vicenza della prossima stagione per fare il salto di qualità. “Per vincere in serie B devi avere una squadra di personalità, con qualche giocatore che ti prende per mano nelle difficoltà. E poi un attaccante da doppia cifra. Magari ci vorrà un po’ di tempo in più per la serie A ma credo che il fatto di avere basi solide determini poi il resto. E su Di Carlo: “Numero uno, la ciliegina sulla torta, ci vogliono soldi da investire, perché i giocatori bravi costano, altrimenti diventa tutto più complicato. Ma mi sembra che la società abbia espresso più volte questa convinzione e quindi siamo tutti sulla stessa linea. Obiettivo serie A, certo, programmando come stanno facendo. Giusto così. In un paio d’anni il Vicenza può aspirare al salto di categoria, anche prima se ha un po’ di fortuna. Ma vincere non è mai facile. Io avrei scommesso sul Lecce quest’anno e invece non sono riusciti a salire. Il Monza? Quando puoi spendere, devi spendere bene. A volte il nome non ti risolve i problemi. Comunque per andare in serie A serve un attaccante che faccia gol, bisogna partire da lì e poi diventa determinante la personalità. Oltre al gruppo ovviamente. Un mio allenatore molto bravo, Gigi Simoni, diceva sempre: datemi l’attaccante, il centrocampista centrale, il difensore centrale e il portiere, tutto il resto è contorno. Secondo me aveva ragione, nel senso che devi partire da lì per costruire la squadra, perché sono ruoli chiave, cardine di una formazione. Lanzafame e Meggiorini? Sono due giocatori di grande esperienza, di garanzia che possono dare un contributo importante. Se riesci a trovare il giovane giusto da metterci insieme, può diventare simpatica la cosa. Un nome? Moncini potrebbe essere un profilo interessante per Vicenza. E penso ad un altro giocatore che avevo, Luca Vido dell’Atalanta, ragazzo di grande tecnica che davanti può ricoprire più ruoli».
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