Vicenza, Cappelletti: “Sognare non costa nulla: facciamolo! Dobbiamo fare un grandissimo finale di campionato”
giovedì 25 Marzo 2021 - Ore 13:21 - Autore: Giulio Pavan
Queste le dichiarazioni di Daniel Cappelletti nella conferenza stampa odierna: ”
Seconda stagione a Vicenza, quali sono le differenze che hai notato con il campionato di serie C?
Sicuramente un campionato con un’altra qualità, livello decisamente più alto e stimolante, si può vincere o perdere con chiunque. Le partite si giocano tutte. Rispetto all’anno scorso quest’anno nonostante abbiamo dimostrato di giocare alla pari non basta la giocata del singolo come l’anno scorso, ma serve rimanere in partita per tutti i 95′ perchè altrimenti si paga subito dazio.
Contro il Pescara eri squalificato e hai assistito alla partita dalla tribuna, che squadra hai visto?
Come stiamo dimostrando nell’ultimo periodo stiamo bene e abbiamo acquisito una consapevolezza diversa su come dobbiamo giocare le partite per arrivare a vincere. Abbiamo capito che giocando palla a terra senza forzare mai il gioco siamo veramente forti e ci alleniamo sempre ad altissima intensità.
Il Vicenza può sognare qualcosa in più della salvezza?
Sognare non costa nulla e dà il pizzico in più di motivazioni che aiuta a farle meglio. Prima che il tifoso dobbiamo essere noi a sognare qualcosa in più della salvezza, però dobbiamo fare un grandissimo finale di stagione. sogniamo visto che siamo qui.
Sei poliedrico, centrale, e terzino, con risultati sempre eccellenti: ma quale posizione senti più tua?
Obiettivamente non saprei rispondere, fino all’anno scorso ho preferito ruoli dinamici che fanno stare all’interno del gioco, qui ho trovato un bell’equilibrio e mi sentivo più utile da centrale rispetto a terzino. Ora sono un giocatore diverso e più maturo e mi piace ma mi piace correre e forse preferisco da terzino.
Cittadella?
Non mi dispiacerebbe segnare, la legge dell’ex ogni tanto si fa sentire. Ho ricordi abbastanza positivi perchè il primo anno è finito con la retrocessione, poi invece mi aspettavo di rimanere ma le strade si sono divise
Hai avuto il Covid e sei andato ad Empoli di notte, giocando poi titolare, cosa ti viene in mente se ricordi quell’esperienza?
E’ una cosa che ha cambiato il mio approccio alle partite. Sono abbastanza forte, ma in quelle condizioni non mi era mai capitato, non mi allenavo da 21 giorni. Ma mi ha proprio cambiato perchè serve la condizione fisica, ma fino ad un certo punto: se la testa supporta si può arrivare ad obiettivi sempre maggiori.
Dopo di te anche Valentini è arrivato da Padova e come te si sta prendendo una bella rivincita, cosa può incidere in questo rendimento migliore?
Non lo so, non posso parlare dell’ambiente penso che siano state scelte tecniche e qui ha trovato un grande gruppo che l’ha accolto al meglio e le qualità le ha.
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