Fermana – Triestina, Pillon: “Sono queste le partite in cui dobbiamo migliorare”
lunedì 15 Marzo 2021 - Ore 15:38 - Autore: Staff Trivenetogoal
Dopo il pari interno con la Feralpisalò, Unione subito in campo nella lunga trasferta infrasettimanale sul sempre ostico terreno della Fermana. Alla vigilia di questo impegno di campionato, parola a Mister Pillon che inquadra la sfida di domani partendo dal fattore ambientale e da quello che gli alabardati dovranno mettere in campo per andare a caccia dei tre punti: “Bisogna sapersi adattare alle partite. Un conto è giocare in casa, dove c’è un bellissimo campo, ampio. Un conto è giocare su un terreno stretto e che non è dei più belli, diventa difficoltoso esprimere del bel calcio e contro una squadra aggressiva su tutti i palloni, che mette la gara sul piano della guerra. Dovremo adattarci a queste situazioni e cercare di tirar fuori un risultato per noi importantissimo, cercando di vincere la partita”.
Dopo la prestazione di sabato che al di là del pari ha evidenziato una decisa superiorità rispetto a una diretta concorrente, il salto di qualità sta nell’ottenere il risultato pieno contro chi sta nella seconda metà della classifica: “Sono queste le partite nelle quali dobbiamo migliorare, come si è visto abbiamo fatto tanti pareggi contro squadre che sulla carta erano alla portata. Questo è un errore che non dobbiamo commettere”. Fermana squadra capace di exploit come la vittoria sul Cesena ma anche di cadute come nell’ultimo turno ad Arezzo: “Normalmente fanno un 4-4-2 molto aggressivo coprendo molto bene il campo, molto bravi nelle ripartenze e soprattutto nelle palle inattive. Dovremo perciò essere molto attenti ai particolari e cercare di essere bravi noi a fare la partita, curando le preventive e cercando di essere sempre dentro la gara, questa è la cosa importantissima da mettere in pratica domani, perché non sarà semplice”.
Ancora out Paulinho, Petrella e Struna, da monitorare la freschezza della squadra dopo tante partite ravvicinate: “E’ chiaro che non possono giocare sempre gli stessi perché si gioca in pratica ogni tre giorni e il rischio di infortuni diventa un problema, soprattutto c’è una stanchezza fisica e mentale in chi ha giocato maggiormente. E’ una cosa nella norma, perché veniamo da una serie di partite ravvicinate, devo tenere molto in considerazione anche questo aspetto”.
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