Vicenza, Guidolin: “La vittoria della Coppa Italia qualcosa di indimenticabile. Il Lane di Mimmo lo vedremo in B..”
sabato 30 Maggio 2020 - Ore 19:25 - Autore: Giulio Pavan
Ieri era il ventitreesimo anniversario della vittoria della Coppa Italia da parte del Vicenza, e per celebrare l’occasione Francesco Guidolin è intervenuto a Radio Vicenza per ricordare le emozioni vissute: “C’era un’atmosfera magica, un clima da grande evento. Questo lo si percepiva anche nei giorni precedenti: un crescendo di emozioni e momenti indimenticabili. Più il tempo passa più questi ricordi sono belli, nel corso degli anni mi sono reso conto di quanto le grandi squadre tengano alla Coppa Italia e mi dico che forse noi l’abbiamo festeggiato troppo poco. Una squadra “piccola” come il Vicenza non aveva mai vinto questo trofeo. Il primo pensiero di quella serata? Io comincio a ricordare da dopo la partita d’andata, perché durante l’incontro del San Paolo dicevo ai ragazzi di stare calmi perché ci sarebbe stata anche la partita di ritorno. Dopo di che i giorni passarono velocemente, al ritorno ci fu lo stadio pieno di entusiasmo e aspettative, e la festa cominciò quando capimmo che non ci potevano più prendere. Arrivare in alto in classifica è qualcosa di straordinario ma alzare un trofeo ha un valore maggiore, e quando il capitano alza una coppa è qualcosa di incredibile e indimenticabile. Ogni tanto rivedo l’esultanza dei ragazzi dopo i gol e il modo in cui è esplosa la gioia, sono queste le cose che emergono quando ricordiamo quei momenti. Vicenza nel cuore? Non potrebbe essere che così perché è stata la svolta della mia carriera, ho avuto la fortuna di incontrare Pieraldo e tutto lo staff con cui siamo diventati una famiglia. Poi siamo saliti dalla B alla A in un anno in cui dovevamo solamente salvarci, al primo anno nella massima serie abbiamo rinunciato all’Intertoto, poi siamo stati primi in classifica in pieno novembre, quindi sono stati anni fantastici. Vorrei venire di più al Menti perché è una promessa che ho fatto al mio nipotino. Il coro della Curva per me? Me l’hanno fatto anche quando sono venuto a vedere una partita ed ero in tribuna. Tutte le volte che vengo a Vicenza mi accorgo del bene che mi vogliono, il ricordo che abbiamo costruito sarà sempre più importante e il tempo aiuta ancora di più a far diventare meravigliosamente indimenticabile quell’impresa. Il Lane di Di Carlo? Come tutti i giovani allenatori si cerca di rubare qualcosa dai tecnici con cui si è stati meglio, sono convinto che la strada sia quella giusta, la squadra stava facendo benissimo ed era proiettata verso la promozione diretta e ora la vedremo in B. La crescita costante a piccoli passi credo sia la strada giusta per vivere momenti belli.”
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