Serie A, Ministro Spadafora: “Non è scontato che il campionato riprenda”
lunedì 27 Aprile 2020 - Ore 08:30 - Autore: Giulio Pavan
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto alla trasmissione “Che tempo che fa” e ha parlato della possibilità del protocollo di sicurezza per gli allenamenti presentato dalla Figc “Vedremo se il 18 maggio potranno tornare ad allenarsi gli atleti di sport di squadra perche’ dovremo arrivare con tutte le condizioni e quei protocolli di sicurezza. In questi giorni c’e’ un tentativo maldestro da parte di vari presidenti di varie società di serie A di calcio e di alcuni commentatori sportivi di trasformarlo in una incapacità del Governo di decidere o in un voler ‘non decidere’ o, addirittura, in una volontà di penalizzare il calcio. Non e’ cosi’, il problema e’ che questa dev’essere una ripresa graduale, altrimenti vanificano i sacrifici che abbiamo fatto. Per questa ripresa e’ necessario avere dei protocolli rigidi. La Figc, per entrare nel tema del calcio, ha presentato giorni fa un protocollo e proprio ieri sera il comitato tecnico-scientifico ha valutato che quel protocollo non e’ ancora sufficiente e che ha ancora una serie di approfondimenti che sono necessari. Solo una volta che saranno fatti noi potremo dire se il campionato potrà riprendere. Non si tratta di indecisionismo”.
La serie A? “Non credo che sia incline alla possibilità che il Governo decida di fermare allenamenti e campionato, almeno a giudicare dalle pressioni che riceviamo. Io rispetto e sostengo il mondo del calcio come ministro dello sport, sapendo anche che e’ un’azienda importante che dà al fisco oltre un miliardo e mezzo l’anno, fondi che servono anche ad alimentare quel fondo che sostiene anche tutti gli altri sport, ma il problema”, ha poi precisato rispondendo a una domanda di Fabio Fazio, e’ che se alla ripartenza si registrerà un caso di positività, tutto si bloccherebbe di nuovo. “E’ esattamente quello che abbiamo detto durante la video-call con i rappresentanti della Figc – ha aggiunto – ed e’ anche uno dei rilievi del comitato medico-scientifico”.
“Ma d’altra parte, e’ quello che sta succedendo in tutta Europa. Poco fa il ministro della Salute spagnolo ha detto che non sa se il campionato nel suo Paese riprenderà, ma ha molti dubbi. L’Olanda ha già chiuso. Si’, certo, la Germania sta provando a riaprire. Ma ha detto: poi monitoreremo. E’ ovvio che e’ una situazione complicata, pero’ noi dei segnali li dovevamo dare ecco perche’ io credo che per milioni di italiani siano molto importanti questi primi due segnali che stiamo dando, soprattutto l’attività sportiva e motoria, ma le fasi successive ce le dobbiamo anche un po’ conquistare perche’ nulla e’ scontato nelle prossime settimane. Immagino che queste parole scateneranno gli improperi della Lega di Serie A, ma il mio interesse e’ che tutto lo sport, non soltanto in calcio, riprenda nel migliore dei modi”.
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