Vicenza, Maggio a Trivenetogoal: “Ho 38 anni ma le mie porte per il Lane sono sempre aperte: mi sento spesso con Di Carlo…”
giovedì 23 Aprile 2020 - Ore 20:28 - Autore: Giulio Pavan
Il campionato è fermo ormai da fine febbraio e Christian Maggio, capitano del Benevento, si sta godendo la famiglia in attesa di capire se e come continuerà la stagione. Il giocatore originario di Montecchio Maggiore ha scambiato con noi qualche battuta sulla stagione dei sanniti e sul Vicenza, squadra che l’ha lanciato nel professionismo.
Come stai vivendo questa quarantena?
“E’ un momento particolare, la speranza è che si possa uscire quanto prima da questo momento difficile. Io cerco di allenarmi in casa, e passo il tempo in compagnia della mia famiglia cercando di stare tranquillo e sereno”
Il campionato per il Benevento si è interrotto in un momento in cui stavate battendo tutti i record. Quanto rammarico c’è?
“Più che rammarico c’è delusione, perché mancano circa dieci partite alla fine del campionato e in questo momento non concluderlo sarebbe veramente dura. Noi stavamo attraversando un momento fantastico in cui costruivamo record su record e volevamo continuare così. Dispiace però c’è un problema molto più serio e si spera di ricominciare quanto prima in modo da portare a termine questa stagione”
Pippo Inzaghi è sicuramente fondamentale nel guidarvi, che aggettivo gli daresti come allenatore?
“E’ difficile dare un aggettivo perché lui è allenatore a 360 gradi. Da un certo punto di vista si sente ancora giocatore, quindi con noi si divide in momenti in cui scherza e in momenti di serietà, non dà mai niente per scontato, vive di calcio da mattina a sera e sta avendo i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Personalmente sono molto contento, ha avuto esperienze positive e altre meno però quest’anno sta dimostrando di avere le carte in regola per diventare un buon allenatore”
Per quanto riguarda il campionato cadetto credi che ci possano essere le condizioni medico-sanitarie per tornare a giocare?
“In questi giorni si parla solo ed esclusivamente di quando potrà ripartire la serie A, della serie B si parla veramente poco e penso che sia una conseguenza di quello che accadrà nel campionato maggiore.Ci sono società di serie B che hanno le possibilità economiche per riprendere il campionato con le dovute precauzioni: è chiaro che serve un progetto serio, perché mancano dieci partite ed è giusto affrontarle in sicurezza e nel miglior modo possibile. Sento che ci sono persone pronte, ma penso che dipenda tutto dalla serie A: secondo me se cominciano loro poi parte anche la B.
Invece in serie C c’è il Vicenza che è tornato a disputare un campionato di vertice con degli obiettivi importanti, stai seguendo la stagione di Mimmo Di Carlo?
“Sì assolutamente, è chiaro che il Vicenza è una squadra che seguo sempre da quando sono andato via da casa. Sono contentissimo che finalmente sia tornata ai livelli che contano perché ha passato anni difficilissimi soprattutto dal punto di vista societario, però adesso ha trovato una proprietà giusta con un Presidente ambizioso e vuole portare il Vicenza dove merita. Il cammino è ancora lungo perché la C è difficile ma spero che quanto prima torni in serie B e poi può partire un progetto importante perché ha tutte le carte in regola.
Che emozioni ti suscita vedere il Vicenza tornare a lottare per qualcosa di importante?
“Mi regala tanta gioia perché mi ricorda i bei tempi in cui il Lane era in serie A: io ho avuto la fortuna di esordire in A con il Vicenza e per me era qualcosa di incredibile, poi io sono di lì e giocare nella squadra della mia città era il sogno che avevo sin da bambino. Ora sono contento che quest’anno i biancorossi siano al vertice e spero di vederli nelle prime posizioni anche gli anni prossimi..ma nei campionati che contano.”
Dopo l’arrivo del patron Renzo Rosso i tuoi familiari ed amici non ti hanno mai esortato a tornare a vestire il biancorosso?
“Tanti amici sì, a loro piacerebbe che tornassi a Vicenza, ma è chiaro che io adesso ho un obiettivo e vorrei riuscire ad andare in A con il Benevento. Poi comunque devo ammettere che ho 38 anni e non potrò giocare ancora per molto, al momento sono contento qui però le porte di Vicenza per me sono sempre aperte e, o da giocatore, o da allenatore o da dirigente, mi piacerebbe affrontare quest’esperienza”
Conosci qualcuno del Vicenza di questa stagione?
“Conosco Rigoni per averlo affrontato in serie A e mi sento spesso con Mimmo Di Carlo e ci scambiamo qualche messaggio”
Come immagini il tuo futuro?
“Ancora non ci penso, al momento penso solo a giocare, prima o poi deciderò cosa fare da grande. Vedremo cosa mi capiterà, ma dovrò studiare per avere il patentino da direttore sportivo o allenatore”
Commenti
commenti