Serie A, Gravina: “Se il Governo decidesse di chiudere ne sarebbe responsabile e l’accoglierei con sollievo”
domenica 19 Aprile 2020 - Ore 22:31 - Autore: Giulio Pavan
Il Presidente della Figc Gabriele Gravina è stato in diretta con la trasmissione Che tempo che fa: “In questo momento ci sono due correnti di pensiero: una per la chiusura, e una per continuare. Le ragioni a cui faccio riferimento sono l’opportunità e la speranza. Io ho parlato di giugno e spero che in quel momento ci sia sollievo, inoltre ho fatto riferimento al tema dei contenziosi. Se lo dicesse il Governo sarebbe una sua responsabilità e l’accoglierei con sollievo. Il calcio italiano non vive in modo separato rispetto ad altre categorie del mondo italiano, inoltre c’è il tema della speranza. Io chiedo che venga considerato l’impatto socio-economico come ogni altro settore di e per questo è stato previsto un protocollo che garantisce la negatività. Il calcio rispetto agli altri sport? Non capisco la violazione etica di un mondo che ha grande impatto sociale e non mi permetto di entrare nelle scelte di altre federazioni e sport. Come ripartirei? Io abbandonarei le false retoriche, esiste un protocollo e un comitato tecnico scientifico. Sui tamponi ci sono delle cliniche disponibili e non penso sia questo l’ostacolo per non far ripartire il campionato. Io non ho preso in considerazione la possibilità di chiudere, non posso essere il becchino del calcio italiano e non capisco la resistenza. Sull’argomento è intervenuto anche il virologo Burioni: “dal punto di vista scientifico i giocatori di serie a su possono infettare come tutti gli altri, ed essendo uno sport di contatto c’è questo rischio”
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