Vicenza, Pontisso: “Con Triestina e Sudtirol le partite più belle e importanti”
lunedì 6 Aprile 2020 - Ore 08:30 - Autore: Giulio Pavan
Queste le risposte di Simone Pontisso alle domande dei tifosi
Il gol più bello? “Credo quello contro il Sudtirol per difficoltà e per importanza del gol. E’ stato difficile colpirla bene, quindi scelgo quello”.
Attaccante che più ti ha impressionato? “Odogwu della Virtus Verona, forte fisicamente e tecnicamente”.
Il tuo idolo? “Pirlo in assoluto, per come gioca, per come si smarcava per ricevere la palla, giocava sempre a uno due tocchi. Se devo scegliere uno in attività, dico Busquets per lo stesso motivo, secondo me è uno dei mediani più forti”.
Nicola è il più casinista in spogliatoio? “Paso ce l’ho proprio vicino, fa un bel casino, ma ci mettiamo tutti qualcosa di nostro, siamo uno spogliatoio bello ignorante”.
Che squadra tifi? “Fin da piccolo tifavo Milan”.
Carpi o Reggiana, chi è più forte? “Sono due squadre completamente diverse, il Carpi è più fisico, quando c’è da lottare hanno la meglio loro. La Reggiana gioca molto a calcio, in casa loro anche grazie al campo fanno davvero un gran calcio e mettono in difficoltà chiunque. Se devo scegliere dico Reggiana”.
Best score in campionato? “Quest’anno, ho fatto 3 gol, è il mio best score, stava andando bene peccato che ci siamo fermati”.
Cosa provate a festeggiare sotto la Sud? “E’ da brividi anche quando fai gol e senti il boato dello stadio è davvero da brividi”.
Il centrocampista che più ti ha impressionato? “Come abbiamo detto prima Tulissi del Modena. Invece per quanto riguarda il play, direi nella prima in Coppa contro la Reggina, c’era De Rose, magari non si nota molto, ma è molto fastidioso”.
Giocatore più tecnico della squadra? “Jari, Jack, Liviero, Scoppa, Marotta, Zarpe, Pasini, anche Albertazzi, bravo tecnicamente per essere un portiere”.
Abiti a Vicenza? “Sì, sono qui a Vicenza, abito con la mia ragazza”.
La partita più bella di quest’anno? “Per il risultato quella con la Triestina, mentre a livello di importanza perché ci ha permesso di consolidare il primo posto, può essere quella con il Sudtirol”.
Sei ingrassato? “No, mi peso ogni giorno sono sempre sui 79-80, mangio il giusto”.
Come vi allenate? “I magazzinieri Ermanno e Fabrizio sono stati dei grandi a portarci subito tutto per allenarci, li ringraziamo pubblicamente. Ogni giorno il prof ci dà un programma, su una nostra chat privata, può essere forza o resistenza”.
E’ vero che il tuo soprannome è il Cecchino di Codroipo? “Abito a San Martino di Codroipo e sono soprannominato il cecchino di Codroipo (ride, ndr)”.
Perché hai scelto il 27? “Sono arrivato l’anno scorso a gennaio, c’erano solo 3 numeri a disposizione e ho scelto quello, l’ho tenuto anche quest’anno e mi sta portando bene”.
Deluso dall’Udinese? “Sono cresciuto lì dall’età di 13 anni, mi hanno trattato sempre bene, ci sono ottime strutture e bravi allenatori, mi è mancato solo il giocare in prima squadra, la mia fortuna è stata trovare subito una squadra come il Vicenza, da dove sono potuto ripartire”.
Devi correre anche tu per Cinelli? “Smentisco assolutamente, Cinelli corre tantissimo e mi dà una grossa mano in mezzo al campo”.
Ti stai velocizzando nella manovra a centrocampo? “Cerco sempre di migliorare allenamento dopo allenamento, anche con i consigli del mister, del mister in seconda e dei compagni. Se sono migliorato anche sull’intercettazione della palla e sul recupero palla è grazie a tutti i difensori che mi stanno dando una grossa mano da dietro”.
Il giocatore che ti ha impressionato di più quando eri all’Udinese? “Sicuramente Di Natale, è stato un campione assoluto. Che sono ancora in attività invece De Paul e Musso, il portiere”.
Cosa fate in questi giorni a casa? “Mi piace molto la Play ma soprattutto le serie tv, si cerca di far passare il tempo in qualche modo.
Quanto ti senti migliorato? “E’ difficile da dire. So di aver fatto uno step in più, sono migliorato nella fase difensiva, nell’intercettare la palla, ora mi piacciono anche le scivolate (ride, ndr)”.
Cosa dovresti migliorare? “In tutto. Sia in fase di impostazione che nel ricevere palla con il corpo girato in maniera corretta e poi nella fase difensiva e nel recuperare palloni”.
Con chi hai legato di più? “Mai come quest’anno non riesco a dire un solo nome o un paio. Veramente siamo tutti legati, cenavamo spesso insieme, è una cosa bella”.
Differenze tra Colella e Di Carlo. “Il metodo di preparare le partite è diverso ma anche caratterialmente sono diversi”.
Quanto vino bevete? “Quasi nulla”.
Difensore avversario che ti ha impressionato? “Bonetto, Kresic del Padova”.
Sei del Vicenza a titolo definitivo? “Sì, sono a titolo definitivo del Vicenza. 100% biancorosso!”.
Rinnoverai anche tu? “Ho già il contratto per la prossima stagione ma mi piacerebbe poter rinnovare con questa società importante”.
Chi si veste meglio o peggio in squadra? “Io sono sempre in tuta o pantaloncini (ride, ndr).
Il tuo piatto preferito a Vicenza? “Bigoli all’anitra”.
Com’è stata a Cesena? “Una grande emozione. Allo stadio c’erano tantissimi tifosi sia del Cesena, sia nostri con 1500 biancorossi. E’ stata una delle gare più belle come pubblico che io abbia mai giocato”.
Com’è Bruscagin? “E’ forte e poi è un professionista, cura molto tutti i dettagli dalla prevenzione al recupero dopo la partita”.
Chi vi ha impressionato del settore giovanile? “Il capitano Zeno è molto bravo, poi ci sono diversi giocatori bravi”.
Il viaggio più bello che hai fatto? “A Parigi con la mia ragazza e Scuffet con la sua. Poi Formetera, mare e spiagge spettacolari”.
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