Vicenza, Di Carlo: “Tornare qui un sogno che si è avverato. Io sono uno della Sud: sono convinto che ce la faremo!”
lunedì 23 Marzo 2020 - Ore 18:57 - Autore: Giulio Pavan
Nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno Mimmo Di Carlo ha voluto regalare mezz’ora del suo tempo ai tifosi biancorossi che hanno avuto la possibilità di porgli qualche domanda e queste sono le risposte del “Mimmo” di Vicenza:
Secondo lei ripartirà il campionato?
Secondo me sì, però dipenderà molto da questo mese, cerchiamo di stare a casa tutti e sono convinto che fra un mese tutto diventerà più normale. Se non cominceremo in maggio lo faremo in giugno fino a luglio e agosto.
Giocatore più forte che ho allenato?
Ne cito uno, Antonio Cassano, quando c’era da fare la tattica lui mi tranquillizzava dicendo di darmi la palla e gli altri lo avrebbero seguito. L’altro giocatore forte è Sergio Pellissier: un grandissimo professionista
Quest’anno a Vicenza devo dire che abbiamo un gruppo straordinario che merita di essere primo in classifica e dal primo giorno che alleno tutti danno sempre il 100 percento e quindi tu
Prima cosa che ho pensato?
Che si avverava un sogno, da quando ho smesso di fare il calciatore qui ho detto: prima o poi ci tornerò da allenatore facendo un percorso importante e grazie alla famiglia Rosso e ai direttori che sono stati bravi a chiamarmi e spiegarmi il progetto, ho guardato le persone che c’erano e me ne sono fregato della categoria perché per me l’importante sono i colori biancorossi che sono dentro di me. Per questo sono venuto.
Giocatore del girone che mi ha impressionato?
Biasci del Carpi, perché ha fatto un percorso straordinario partendo dalla panchina. Ma anche Kargbo e il nostro Vandeputte che fa cambiare i ritmi alla squadra e alla partita.
Rigore contro il Monza?
La miglior partita fino adesso?
Secondo me molte: con la Triestina, a Padova in coppa, in casa con la Reggiana e con il Carpi, ma secondo me la partita più bella è stata quella di Trieste dove abbiamo fatto capire quanto forti siamo
L’emozione della chiamata in nazionale?
Diciamo che c’è mancato poco, anche se io la considero una chiamata. Dopo la partita con la Lazio Sacchi disse a Guidolin che voleva convocarmi per gli Europei anche se la carta d’identità on era dalla mia parte. Ernesto Galli schezò e disse che il calcio era finito perchè non avevo le qualità di altri. Per me quella chiacchierata è stato un grandissimo premio
Il giocatore del Vicenza più simile a me?
Questi sono ragazzi fantastici e ringrazio la proprietà perchè mi ha accontentato prendendo giocatori di personalità e cuore. Ripeto a loro e ai tifosi di tenere duro perchè ce la faremo insieme. Posso dire: Federico Scoppa, è un giocatore fantastico e meraviglioso, ogni giorno viene al campo col sorriso nonostante abbia giocato meno. Scoppa sul temperamento è identico a me, mentre sul recupero palloni abbiamo Pontisso
Pizzetto biondo in caso di B?
Se riusciamo è il regalo che possiamo fare ai tifosi e soprattutto alla proprietà perchè merita tante soddisfazioni
Se sento ancora i vecchi compagni della Coppa Italia?
Sì, abbiamo un gruppo e per qualsiasi cosa siamo ancora in contatto e li ringrazio
Miglior partita fino adesso?
Trieste per spessore e qualità. Peggiore invece a Modena perchè non mi è piaciuto niente e abbiamo sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. Anche a Fermo nella prima partita di ritorno.
Descrivi la Curva Sud durante le partite:
Faccio fatica perchè io sono uno di voi. L’ho sempre detto, voi della Sud siete straordinari e io mi rivedo in voi nello soffrire, gioire e sperare che si vinca. Ringrazio tutti perchè ci sostengono sempre e si è creato un bel feeling tra squadra e tifosi e senza una condivisione si fa fatica a vincere.
Il gol biancorosso più bello?
Quello di Marotta con la Feralpisalò che secondo me lo descrive: lui è un leader, un ragazzo straordinario ma ogni tanto ha i momenti in cui è un po’ egoista. In quel caso è stato veramente una perla, ma anche quello di Bruscagin con la Reggiana è stato bellissimo
L’inno del Vicenza?
Per me l’inno del Vicenza è un coro fantastico, quando nel ritiro di Enego arrivavano i tifosi con le tende rappresenta il tifoso vicentino. Noi facevamo allenamento e si sentiva il profumo delle loro grigliate.
Rapporto con Renzo Rosso?
Alla grande. Le persone bisogna conoscerle, tutti noi abbiamo un core e l’importante è parlarsi, dal primo giorno ci siamo detti che avremmo dovuto essere schietti e entrambi possiamo dirci qualsiasi cosa. Lui è un Presidente che sta avanti, ha questa caratteristica e come tutti i geni ogni tanto mi dà qualche idea. E’ un rapporto molto franco e sereno, sia con lui che con suo figlio Stefano.
Differenza tra serie C e serie B?
Chi arriva dalla Lega Pro e va in B ha tanta motivazione e gioca ogni partita al 100 %. Se riuscissimo ad andare in B andremo sempre al massimo anche in quella categoria.
Più forte tra Carpi e Reggiana?
Entrambe, tutte e due le squadre hanno bravi allenatori che hanno trovato il giusto equilibrio, sono diverse ma ognuna con la propria caratteristica. Il Carpi è più fisico mentre la Reggiana gioca molto bene a calcio. Loro stanno lottando per fregarci la B ma la spunteremo noi
Ingredienti per essere primi in classifica?
Umiltà, lavoro e volersi migliorare. Fino ad oggi siamo cresciuti e abbiamo fatto belle partite. Questo è un gruppo forte, mentre come singoli ci sono altre squadre valide come Carpi e Reggiana.
Che fine ha fatto Gatton Gattoni?
E’ stata un’idea di mia suocera. Io ero squalificato e volevo salutare i tifosi, e mia suocera mi suggerì di travestirmi da Gatton Gattoni
Le emozioni di Stamford Bridge?
E’ stato bellissimo, essere arrivati in semifinale è stato motivo d’orgoglio che tutti noi dobbiamo ricordarci sempre, mi ricordo i tanti tifosi, la grande compostezza. Una partita che con il Var saremmo arrivati in finale e l’avremmo sicuramente vinta. Il gol di Luiso era sicuramente regolare, ma loro sono stati più cinici. Tutti abbiamo fatto il massimo
Come fai a scegliere la formazione titolare?
Ci sono gli allenamenti settimanali e noi li valutiamo, tutti i venticinque giocatori devono essere trattati allo stesso modo. Durante la settimana ci sono alcuni giocatori che vanno al massimo mentre altri meno, ma noi cerchiamo di premiare tutti quelli che stanno bene e in quei momenti fanno tutto per essere protagonisti. Ma abbiamo visto che abbiamo capitan Bizzotto che nonostante giochi poco è il primo che motiva tutti e spinge gli altri. So che chiunque metta in campo non cambia nulla, poi dipende molto anche dagli avversari che incontriamo.
Chi è il più matto della squadra?
Ci sono tanti ragazzi divertenti, c’è Davide Bianchi che dal primo giorno che va a mille all’ora, ha giocato poco ma ha sempre dato il cuore.
Perchè non vado ad esultare con la squadra sotto la Curva?
Perchè i protagonisti sono loro ed è giusto che si prendano gli applausi. Io so che ci siete e ci sarete sempre ma chi conta sono i nostri giocatori.
Stefano Rosso ti fa gli auguri:
Gli posso dire che abbiamo fiducia in voi e nei giocatori, abbiamo una grande società possiamo dire ai tifosi di fidarsi. Ma oltre a loro abbiamo anche una grandissima squadra
Ti arrabbi spesso?
Mi arrabbio quando c’è da arrabbiarsi, è chiaro che quando le cose non vengono fatte bene poi bisogna cercare di correggerle e l’obiettivo dev’essere andare al campo per migliorarsi, ma i ragazzi sono molto bravi perchè mi hanno capito e sanno ciò che voglio.
Cosa ne penso di Zarpellon?
E’ un giocatore giovane e quando si vuole vincere serve anche la forza di lanciarli. Lui ha grandissime qualità ed è maturato tantissimo migliorando anche a livello di mentalità. Vuole essere protagonista ma ancora non ci riesce, ma gli posso dire di non mollare di un centimetro perchè deve solo trovare equilibrio.
Un messaggio per Renzo Rosso:
E’ il momento giusto di essere vicini ai giocatori e tifosi, noi invece siamo vicini a te, di solito gli dò del lei. Lo ringrazio di avermi portato a Vicenza perchè le emozioni che ho qui sono tante. Grazie a lei e Stefano. Spero ma sono convintissimo di portare al termine la stagione nel migliore nei modi ma sono convinto che ce la faremo e poi potremo aprire un bel ciclo
Tornare al modulo col trequartista?
A me è sempre piaciuto giocare un calcio propositivo giocando di squadra. I moduli sono diversi e i principi sono più importanti e per me non cambia nulla l’importante è avere la mentalità vincente e giocare di squadra.
Leader dello spogliatoio?
Ne abbiamo molti: Padella, Marotta, Arma, Scoppa, Cinelli, Rigoni, Cappelletti, Bruscagin, Vandeputte, e la cosa importante è che queste personalità si sono conosciute e unite ed è la cosa più importante per vincere il campionato
Cosa provi quando entri al Menti?
Emozioni, quando esco da quel tunnel per me è battaglia: occhio della tigre e vedere i miei tifosì lì ho l’obiettivo di dare le più grandi soddisfazioni. Penso che quest’anno molte volte ci siamo riusciti
Nalini?
Si è integrato un po’ alla volta, è un giocatore molto forte e se l’abbiamo voluto è perchè oltre ad essere molto forte è anche un bel carattere
I saluti:
Sempre forza Vicenza, grazie alla proprietà, grazie ai tifosi e stateci vicini: non cambiate, a me piace il tifoso passionale ma con grande rispetto. Noi dello staff con i giocatori cercheremo di lottare per vincere
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